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Automotive: Finarte 2020 Selection + 1000 Finarte

da mercoledì 28 ottobre 2020 a venerdì 30 ottobre 2020, ore 17:00 • Online

23

1963 FIAT 600 D

telaio no. 100D*1439019

Stima

€ 7.000 - 10.000

Lotto venduto

€ 6.988

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

• Completamente restaurata.

• Eleggibile Rallye Monte-Carlo Historic.

• Targhe e libretto di prima immatricolazione.

• Matching numbers.


Documenti
Immatricolazione e targhe italiane d’origine in ordine e aggiornate.
Eleggibilità
Giro di Sicilia.
Targa Florio.
Goodwood Revival.
Rallye Monte-Carlo Historic.
Tour Auto.
Coppa d’Oro delle Dolomiti.
Coppa delle Alpi by 1000 Miglia.
Winter Marathon.
Nürburgring Classic.

Provenienza

Il modello
La 600 fu il primo ed innovativo modello per la Fiat con la meccanica “tutto dietro”. Opera di Dante Giacosa, che è stato in grado di realizzare una quattro posti di dimensioni e costi ridotti in grado di sostituire la ormai anziana “Topolino”. Divenne “l’auto che motorizzò l’Italia”. La 600 venne fabbricata dalla Fiat tra il 1955 e il 1970, quando era già in produzione da ben sei anni la Fiat 850 destinata a sostituirla. Venne presentata nel marzo del 1955 al Salone di Ginevra e in contemporanea in tutte le capitali europee e a Casablanca (Marocco). Con la Fiat 600 che affianca le Fiat 1100 e Fiat 1400 la Fabbrica Torinese inizia la produzione in grande serie. La Fiat 600 si rivela una compatta berlina a due porte, quattro posti comodi, struttura autoportante con il gruppo motore-frizione-cambio-rinvio e differenziale posto longitudinalmente tutto dietro con il motore a sbalzo dell’assale posteriore. Monta inizialmente un motore a benzina a quattro cilindri in linea da 633 cc raffreddato ad aria, capace di sviluppare 21,5 cv a 4.600 giri/min. Il cambio è manuale a 4 marce con la prima non sincronizzata; la trazione posteriore. Il motore della 600 poteva spingere i 590 kg dell’auto ad una velocità massima di oltre 95 km/h. La Fiat era riuscita a mantenere, per un’auto a quattro posti, proporzioni piuttosto contenute per gli standard del periodo. La vettura era lunga 3.215 mm, larga 1.380 mm e alta 1.405 mm. È stata prodotta dalla SEAT in Spagna e dalla Zastava in Jugoslavia. Nella sua lunga carriera si distinguono tre serie fino al 1960, anno in cui nasce la 600 modello D, che inaugura il motore da 750 cc ed evolverà anch’esso in tre serie fino a cessata produzione. La 600D I serie, prodotta dal settembre 1960 all’aprile 1964, ha il motore 767 cc, per 29 cv a 4.800 giri/min, grazie a cui raggiunge una velocità massima circa 110 km/h. Nonostante l'aumento di potenza, i consumi rimangono di 5,7 l per 100 km. Esternamente si distingue per alcuni particolari: sul cofano motore le griglie passano da 30 a 36 scanalature, compaiono i deflettori alle portiere che restano ancora incernierate posteriormente.
L’auto
La Fiat 600, con telaio no. 100D*1439019 è un esemplare D della I serie, ed è stata immatricolata nuova a Genova il 4 febbraio 1963. Monta ancora le portiere “a vento”, incernierate posteriormente, come si affermava allora nei comunicati pubblicitari, anche per agevolare un ingresso ed un’uscita “dignitosi” per le signore automobiliste in gonna, un nuovo e importante bacino d’utenza del modello. La vettura è giunta all’attuale ed ultimo proprietario nel 1992, in condizioni da completo restauro. Il restauro è stato da lui eseguito con cura ed approfonditamente. La scocca è stata completamente smontata, ogni parte necessaria è stata sostituita con parti originali e la carrozzeria è stata verniciata nell’originale Azzurro (403). Gli interni sono stati completamente rifatti da un esperto tappezziere con materiali e il tessuto a righine conformi all’epoca. La meccanica, matching numbers, è stata totalmente rivista. Sebbene il restauro non sia recente, la sua qualità fa si che la vettura sia in condizioni perfette. Gli pneumatici sono nuovi. Si segnala, sul volante, un optional curioso: l’anello per la segnalazione con i fari. La vettura ha le targhe nere Genova d’origine e il libretto di circolazione originale, a pagine. Completa la dotazione il libretto uso e manutenzione dell’epoca.
Stato dell’Arte
Restauro completo di carrozzeria, interni e delle parti meccaniche.

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911 S 2.0, 1968

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