Informazioni
Testa di reliquario Byeri.
Legno a patina crostosa nera con tracce di sostanze oleose a trasudazione continua, erosione nella parte inferiore. Antico chiodo in ferro a sezione quadrata infisso sulla fronte, bullette di metallo sugli occhi.
Testa in legno che si presenta con la bocca a labbra chiuse sporte in avanti nel gesto di fare la mou (il broncio). La pettinatura, con una grande ciocca che scende dietro la nuca e due laterali più piccole, riprende una moda diffusa nella regione.La rotondità della fronte, il naso ben proporzionato, le bullette sugli occhi, l’assenza di orecchie, sono elementi che collocano quest’opera all’interno della tipologia classica delle teste Betsi. Il lungo collo cilindro è adatto al fissaggio della testa nella scatola delle reliquie, ora scomparsa. Il legno mostra segni di un utilizzo prolungato, soprattutto sulla testa, oltre a fessure d’epoca dovute alla lunga permanenza dell’opera nel clima equatoriale.
Provenienza
Ex collezione Eduard Hess (2001) (*);
Collezione Walter Schwab, Berna (inv. WS 544) (2002) Etichette di antica provenienza sono ancora incollate sul retro della scultura;
Bibliografia
PERROIS LOUIS, Arts du Gabon, Arnouville 1979 (119);
PERROIS LOUIS, Art ancestral du Gabon, Ginevra 1985 (106);
PERROIS LOUIS, Byeri Fang: sculptures d’ancetres en Afrique, Marsiglia 1992 (1002);
McKESSON JOHN, Réflexions sur l’évolution de la sculpture des reliquiaires Fang, Articolo pubblicato sulla rivista francese “Arts d’Afrique Noire” n° 63, autunno 1987, pagg.7 - 21;
LABURTHE TOLRA P. & FALGAYRETTES LEVAU C., Fang, Edizioni FONDAZIONE DAPPER; Parigi 1991 (277);
LAUDE JEAN, The Arts of Black Africa, Los Angeles 1971, pag. 59 (115);
AUTORI VARI, Les forets natales: Arts d’Afrique équatoriale atlantique, Musée du Quai Branly, Parigi 2017, pagg. 180 - 185 (966);