Informazioni
Maschera di danza
Legno ricoperto con un impasti crostosi di pittura bianca e nera, segni d’uso e tracce di erosione diffusa, restauri indigeni.
Un grande naso a bandiera divide la maschera in due settori, la bocca è un cono sporgente, gli occhi sono due fessure triangolari. È una varietà della famosa maschera Kanaga ma senza la sovrastruttura.Secondo gli studi di Marcel Griaule queste maschere erano associate al culto degli antenati defunti e venivano indossate durante le cerimonie di lutto. I danzatori nascosti da un pittoresco vestito di rafia colorata indossavano la maschera legata sul viso.
PUBBLICAZIONI (Esemplare riprodotto in):
BALLARINI ROBERTO & CECIONI EUGENIO, Maschere e Gioielli dei Dogon, Catalogo della mostra a Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno, Pisa, Giugno 2004, tav. 2 (486);
Provenienza
- Collezione privata (1999);
Esposizione
Bibliografia
BILOT ALAIN & BOHOBOT MICHEL & CALAME-GRIAULE GENEVIEVE & NDAYE FRANCINE, Masques du pays Dogon, Paris 2003, Edizioni Adam Biro (424);
LEUZINGER ELSY, Art de l’Afrique Noire, Paris 1979, n° 236 (65);