Informazioni
- Ricercata versione 2 litri, top di gamma, della famosa GT Alfa Romeo.
- Restauro impeccabile.
- L'ultima evoluzione della Giulia GT.
Immatricolazione e targhe italiane, in ordine.
Eleggibilità
- Giro di Sicilia. Eleggibile.
- Targa Florio. Eleggibile.
- Goodwood Revival. Eleggibile.
- Rallye Monte-Carlo Historique. Eleggibile
- Tour Auto. Eleggibile.
- Coppa d’Oro delle Dolomiti Legend. Eleggibile.
- Coppa delle Alpi by 1000 Miglia. Eleggibile.
- Winter Marathon. Eleggibile.
- Nürburgring Classic. Eleggibile.
Provenienza
Dovendo sostituire l'amata ed iconica Giulietta Sprint, il 9 di settembre 1963, l'Alfa Romeo introdusse la nuova Giulia GT all'interno del nuovo stabilimento di Arese, dove sarebbe diventata la prima auto ad essere assemblata. Sviluppata sul pianale accorciato (2350mm) della Giulia TI berlina, la GT offriva più potenza (103 hp) dal suo motore quattro cilindri in linea bialbero da 1570cc e un look più sportivo. Equipaggiata con freni a disco di serie, un nuovo assetto e sviluppata da un team di 7 collaudatori Alfa Romeo, la Giulia GT offriva un piacere di guida impareggiabile e prestazioni di riferimento per la sua categoria. Disegnata da Giorgetto Giugiaro per Bertone, doveva soddisfare tutti i requisiti di una fruibile e versatile gran turismo 2+2: l'interno doveva essere spazioso abbastanza per accomodare 4 persone, mentre lo stile doveva riflettere la tradizionale immagine sportiva dell'Alfa Romeo. Il Cx di 0,36 era leggermente migliore rispetto a quello della berlina e consentiva all'auto di raggiungere una velocità di punta di 180 km/h. Le prime critiche riguardarono l'interno spartano, ma il pacchetto opzionale "Lusso Bertone" aggiungeva i sedili in pelle e vernice metallizzata, donando un tocco in più ad un'auto già di per sé esclusiva. Presentata a Gardone Riviera nel 1971, la 2000 GT Veloce rappresentava l'ultimo stadio di evoluzione della Giulia GT, sostituendo la 1750 GT Veloce. Seguendo la stessa linea evolutiva della berlina, con cui ne condivideva la meccanica, offriva 132 hp dal suo motore bialbero di 2 litri ed un'apprezzabile velocità massima di 200 chilometri orari. L'aumento di cilindrata da 1779 a 1962 cc, fu ottenuto aumentando l'alesaggio a 84 mm e fu accompagnato da numerosi aggiornamenti estetici: nuova mascherina anteriore cromata, luci posteriori maggiorate comprendenti le luci retromarcia. Nuovo, il differenziale autobloccante ZF al 25%. L'interno era corredato da una strumentazione più completa con un’inedita disposizione a “quadrifoglio”. Nuovi i rivestimenti, gli inserti in legno e sedili più ergonomici. L'aria condizionata era disponibile come optional. Tra gli optional erano disponibili l'aria condizionata, i cerchi in lega di magnesio tipo "Millerighe", la vernice metallizzata ed i vetri atermici. Messa fuori produzione nel 1976, la 2000 GT Veloce fu prodotta in 37.459 unità e gli ultimi esemplari uscirono dalla linea di produzione nel 1977.
L’auto
L’Alfa Romeo 2000 GT Veloce, con telaio no. AR105.21*2440390* del 1973, è stata venduta nuova in Germania; bellissima, è un esemplare di metà produzione e monta il suo corretto motore 2.0 litri. Con un'accelerazione media riscontrata inferiore agli 8", la rivista U.S.A. "Hot Rod" definì la 2000 GT Veloce: l'unica macchina europea in grado di essere chiamata "muscle car". Presente sull’esemplare un particolare estetico che distingue la 2000 GT Veloce dalle altre Alfa Romeo GT: lo stemma, presente sui montanti posteriori della vettura, raffigura un biscione verde smaltato al posto dei convenzionali quadrifoglio verde oppure oro. Immatricolata in Italia nel 2007, restaurata e verniciata nel classico Rosso Alfa con interni neri, rappresenta un'opportunità fantastica per acquisire una delle ultime e più desiderate varianti della Giulia GT.
Stato dell’arte
Restauro completo.
Esposizione
Bibliografia
- Patrick Dasse, Alfa Romeo Giulia GT, Dingwort Verlag, Germany 2018
- Stefano d’Amico, Maurizio Tabucchi, Alfa Romeo – Le vetture di produzione dal 1910, Giorgio Nada Ed., Milano 2007