Informazioni
- Un successo travolgente, durato oltre 40 anni.
- Eleggibile Mille Miglia.
- Rara in Italia.
- Completamente restaurata.
- Matching numbers.
R.I.A.S.C. (Registro Italiano Auto Storiche Citroen), Omologazione ASI scaduta.
Documenti
Immatricolazione e targhe italiane in ordine.
Eleggibilità
Mille Miglia.
Giro di Sicilia.
Targa Florio.
Goodwood Revival.
Rallye Monte-Carlo Historic.
Tour Auto.
Coppa d’Oro delle Dolomiti.
Coppa delle Alpi by 1000 Miglia.
Winter Marathon.
Vernasca Silver Flag.
California Mille.
Nürburgring Classic.
Provenienza
La Citroën 2CV non è solo un’auto, ma ha scritto una pagina importante della storia motoristica, diventando leggenda. Nata per motorizzare un Paese in via di ricostruzione, la 2CV divenne ben presto uno stile di vita. La 2CV, fu fortemente voluta dal dirigente Citroën, Pierre-Jules Boulanger che, a metà degli anni 30, notò l’assenza di automobili nelle campagne e decise quindi di ideare una vettura per i contadini, dando ai progettisti indicazioni ben precise; la vettura, infatti, doveva essere economica, capace di trasportare 4 persone, avere un buono spazio di carico, consumare poco ed essere in grado di attraversare i campi senza subire troppe sollecitazioni. Agli inizi del 1939 i primi prototipi furono pronti con il nome di T.P.V. ma, a causa della guerra, la progettazione fu abbandonata. Solo nel dopoguerra Boulanger decise di riprendere in mano il progetto, affidandolo allo scultore e designer italiano Flaminio Bertoni. Il modello definitivo della 2CV fu presentato dalla casa francese nel 1948, al Salone dell’automobile di Parigi. Il primo impatto con il pubblico e la stampa non fu favorevole, a causa delle sue inusuali forme arrotondate ed ondulate; ma bastarono pochi mesi e l’auto divenne una delle vetture più vendute al mondo. Dopo pochi mesi dalla sua presentazione si crearono liste d’attesa di ben tre anni e, nel 1950, la produzione era passata dalle 4 unità alle 400 al giorno. Tra un restyling e l’altro, con interventi anche di meccanica, la Citroën 2CV riuscirà a vendere oltre 5 milioni di esemplari in tutto il mondo tra il 1948 e il 1990. La 2CV ebbe anche un’importante attività sportiva. Iniziò nel 1955 con la partecipazione alla Mille Miglia, proseguendo nel 1958 con la 24 Ore di Hockenheim, dove la casa francese schierò due esemplari nella categoria delle microvetture, per non parlare del raid Parigi-Kabul-Parigi, organizzato direttamente da Citroën negli anni‘70. La Citroën 2CV divenne ben presto uno stile di vita, grazie al suo look retrò ma nello stesso tempo simpatico, seppe attirare intere generazioni di appassionati, diventando uno dei veicoli simbolo del movimento “hippy”.
L’auto
La Citroën 2CV A, con telaio no. 62967 è un esemplare del 1953. Le prime 2CV erano note anche come 2CV A e furono affiancate dal modello AZ solo nell’ottobre 1954. Nel 1953 il color grigio metallizzato dell'esordio venne sostituito da un grigio più scuro, mentre i cerchi in acciaio vennero verniciati di color giallo avorio. Nello stesso anno, lo stemma sulla calandra perse la cornice ovale, mentre vennero effettuati aggiornamenti di dettaglio.Versione pressoché introvabile in Italia, l’esemplare appartiene a grandi appassionati della marca che, in seguito ad una lunga ricerca, lo hanno reperito in Francia. La vettura era completa e conservata. L’auto era appartenuta ad un curato di campagna che ne aveva fatto un uso prudente; in seguito era stata acquistata da un privato e custodita al coperto. In Italia la 2CV è stata sottoposta ad un’ispezione completa. La meccanica si rivelò funzionante ma da revisionare, vi erano alcune licenze di ripristino sulla carrozzeria mentre i rivestimenti scozzesi originali erano in buono stato di conservazione. Il pianale si presentava sano, all’interno erano presenti ancora serigrafie e scritte originali del costruttore. Artefici gli specialisti Carlo e Giorgio Marchini, la macchina è stata completamente smontata per un restauro completo. La carrozzeria è stata riverniciata nel grigio d’origine AC 118. Consulente del restauro è stato Michel Dedieu, uno dei massimi esperti al mondo della 2CV. Tutti i piccoli particolari sono stati rispettati cronologicamente e filologicamente. Dal tono di giallo avorio dei cerchioni al colore del volante, che è risultato essere nero fino al settembre del 1953. Il motore originale, 375 ccda 9 hp consente di raggiungere 65km/h. Il modello del 1953 ha ancora una capote in tela che raggiunge la base del bagagliaio fungendo anche da portellone, in un’unica soluzione. La vettura è certificata R.I.A.S.C. (Registro Italiano Auto Storiche Citroën), ha targhe italiane e mantiene come vezzo, nascoste dalle targhe ufficiali, le vecchie targhe francesi originali, dipinte direttamente sulla lamiera. L’esemplare, un vero riferimento, è stata oggetto di dettagliati articoli su Ruote classiche 7/8/ 1998 e 2/2007 (auto di copertina). L’esemplare, per età e tipo, può essere iscritto alle più importanti gare di regolarità per auto storiche.
Stato dell’Arte
Completo restauro, nel rispetto della configurazione originale. Matching numbers.