Informazioni
cm 41 x 55,5
Provenienza
Bergamo, collezione privata
Note Specialistiche
Egli, nel 1833, si autodefinì con il curioso nomignolo - per il quale è passato alla storia dell'arte - allorquando portò a termine gli affreschi nella sala da pranzo del castello Camozzi Vertova a Costa Monticelli (Bergamo), e dove in un cippo stradale si firmò "L.D.D. Nebbia" consapevole di aver ormai caratterizzato la sua produzione con questi paesaggi invernali nebbiosi.
Scrive Vittorio Caprara nella voce biografica degli italiani: "I disegni del Deleidi non raggiunsero un altissimo livello qualitativo. Migliori gli affreschi e soprattutto i dipinti a olio, specialmente quelli eseguiti in età matura: questi sono da considerarsi tra le opere più originali in quel tempo compiute a Bergamo, allora uno dei centri di cultura artistica più importanti d'Italia. Purtroppo una certa tendenza all'eclettismo rende frammentario il discorso del Deleidi, che avrebbe potuto avere più vasta risonanza. Detto dal Locatelli d'umore bizzarro, non sappiamo se il pittore abbia avuto allievi o imitatori" (V. Caprara, Deleidi, Luigi, in Dizionario Biografico degli Italiani, 1988, vol. 36).
Di certo egli si inserisce nel solco della pittura paesaggistica lombarda, al pari di un Bison o di un Canella, caratterizzando le soffici scene nevose dal formicolare di comparse che animano il paesaggio.