“La BIBLIOTECA UNIVERSALE RIZZOLI in una serie di accurati volumi si propone di mettere alla portata di tutti le opere capitali antiche e moderne di ogni letteratura, nonché opere di cultura e di divulgazione particolarmente significative. Sue caratteristiche sono: selezione accurata dei testi…preparazione rigorosa delle traduzioni…aggiornatissime note introduttive, annotazioni, bibliografie, indici e repertori…diligente cura della composizione e della stampa, formato tascabile; il prezzo di vendita più economico consentito dal mercato italiano.”Un programma ambizioso, ma pienamente riuscito col senno di poi. La grigia della BUR fu uno straordinario successo commerciale, oltre che un democratico progetto di acculturazione nazionale: le tirature partirono dalle 10.000 copie fino a raggiungere per alcuni titoli le 100.000 o più! Ad un prezzo di vendita più che accessibile, garantivano allo studente come all’operaio una biblioteca ampia e filologicamente affidabile, di formato tascabile, dal carattere tipografico nitido e dal lay out moderno. Un prodotto popolare ma nel senso più nobile del termine. “Sobrietà ed eleganza. Povertà e rigore. Una collana strepitosa”, cosi la definisce il suo illustre bibliografo/biografo, il lettore Oliviero Diliberto; perché la BUR come tutte le collane editoriali che si rispettino, ha anche il suo biografo, chi ne ha cantato le gesta raccontando volume per volume la storia dell’Italia del dopoguerra, avida di letture. Così scrive Diliberto nella sua biografia della BUR, dal titolo Nostalgia del grigio: “Una gigantesca opera di alfabetizzazione di massa, sulla quale si sono formate almeno due generazioni di italiane e italiani. (…) La BUR – per i lettori di allora – rappresentava la “grappa quotidiana di un giovane alcolizzato” secondo una strepitosa definizione di Giorgio Manganelli.”Angelo Rizzoli e Luigi Rusca, che la pensarono e idearono, sapevano di poter riuscire nello scopo, perché l’idea era quella giusta e il bisogno della gente chiaro e definito. Si concluse nel 1972, quando i bisogni erano ormai cambiati e certi modelli, anche tipografici, superati. Questa collezione completa, che qui si offre a nuovi intrepidi collezionisti, vuole essere dunque anche un tributo a chi la ideò, alle schiere di giovani studiosi che curarono volume per volume l’intera collana, ai tanti lettori che sono cresciuti sulle sue pagine: un messaggio d’augurio per chi ancora crede nel valore della parola scritta e dei libri che la trasmettono, fossero anche grigi, poveri e ascetici come i mattoncini grigi della BUR.