Informazioni
L’archivio e la biblioteca Mario Soldati, attualmente conservati presso il centro Apice (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione editoriale), sono di sicuro il più vasto insieme di documenti relativi allo scrittore. In 170 contenitori, suddivisi in cinque serie, si distribuiscono i materiali dell’archivio, che copre cronologicamente l’intera vita di Soldati. Il primo gruppo di contenitori (nn.1-18) contengono manoscritti e dattiloscritti delle sue principali opere: La sposa americana, L’attore, Le due città, 44 novelle etc., un insieme non esaustivo ma di certo significativo dell’intera produzione narrativa di Soldati. Alcuni dei manoscritti rivestono un rilevante valore filologico, si veda ad esempio quello dell’Attore, un dattiloscritto fitto di correzioni con interfogliate pagine manoscritte. Gli altri 150 contenitori, perlopiù miscellanei, che completano l’archivio, tratteggiano la figura a tutto tondo di un grande intellettuale del Novecento, capace di attraversare lunga parte del secolo passato vivendo intensamente esperienze e generi diversi: dal cinema alla televisione, dalla narrativa alla saggistica, dal giornalismo allo sport, per arrivare sino al viaggio eno-gastronomico, assoluta invenzione di Soldati in anticipo di decenni sulla presente moda slow food. Non è possibile dar conto di tutta l’estensione del patrimonio culturale soldatiano qui offerto, puntualmente descritto e registrato dal centro Apice in ben 41 pagine. Meritano segnalazione le tante cartelle di corrispondenze, alcune nutrite, altre con poche missive, con i grandi amici dello scrittore: da G. Greene a Pasolini, da Maccari a Cecchi, da Noventa a Bonfantini, da Giachino a De Blasi, da Contini a Piovene, da Bertolucci a Visconti, da Arbasino a Piovene etc. Così come affascinanti e preziose sono i bloc notes contenuti nella scatola 93: un numeroso gruppo di agende e blocchetti, circa 30, che accompagnano cronologicamente l’intera vita di Soldati dal 1947 al 1992, facendo da pendant ai 9 Zaboldenin della scatola 94, vere miniere di appunti, note, suggestioni, richiami, schizzi, una fucina di creatività e pensiero di grande pregnanza culturale e filologica. Curiosi cimeli sono la tessera del partito Socialista, il lasciapassare, il salvacondotto e varie altre tessere di riconoscimento, nonché un piccolo nucleo di poesie giovanili (prevalentemente inedite) dagli spunti ermetici e/o dannunziani. "Mario Soldati è una figura anomala nel panorama letterario italiano del Novecento; la critica è stata spesso avara e piuttosto restìa a cogliere l'unitarietà della sua opera. La colpa - o forse il merito - è dello stesso Soldati, il quale è sempre stato incline a sdoppiarsi e a spiazzare, mosso dalla sua verve, umana e artistica. Tuttavia oggi qualcuno lo considera uno dei massimi testimoni letterari dell'Italia del '900. Soldati è stato uno scrittore "visivo" e "visionario": con uno sguardo educato alle arti figurative, sa rendere un turbamento d'animo con la precisione prospettica d'un paesaggio, come sa aggiungere commozione umana alla descrizione di cose inanimate." (fonte on line) Ma Soldati è davvero un universo tutto da scoprire. Nel 1956 per la Rai Mario Soldati ha ideato, diretto e condotto la prima inchiesta enogastronomica televisiva: Viaggio lungo la valle del Po. Per le celebrazioni del centenario dell'Unità d'Italia, "Italia’61" ha curato la grande mostra sulle regioni italiane a Torino. Il Viaggio nell’Italia del vino ha inizio nel 1968 e si tradurrà nel 1973 nel libro Vino al Vino. Non sono frequenti i passaggi in asta e le vendite in antiquariato di lettere e manoscritti di Soldati, l’ultima aggiudicazione risale ad un’asta Christie’s del 2001 dove il manoscritto completo di Lettere da Capri (612 pp.) venne venduto a Lire 36.750.000, equivalenti a circa € 20.000. A richiesta si fornisce l'elenco completo del fondo, attualmente in deposito presso Apice. Il presente Archivio è soggetto a notifica da parte della Regione Lombardia.