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Libri, Autografi e Stampe

lunedì 10 dicembre 2018 e martedì 11 dicembre 2018, ore 10:30 • Roma

773

D'Annunzio, Gabriele - Armani, Armando

L'Eremo di Cargnacco. "Il Vittoriale" di Gabriele D'Annunzio, 1923

Stima

€ 600 - 800

Lotto venduto

€ 750

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Con 9 carte dattiloscritte in inchiostro nero e rosso, [28 febbraio 1923]. In 8° grande. All'ultima carta la firma dattilosctitta di Armando Armani. Segue un foglio con 2 cartoline raffiguranti la "Villa D'Annunzio". Legato con Gabriele D'Annunzio. Per l'Italia degli italiani. Milano, per "Bottega di poesia", 1923. Frontespizio stampato in rosso e nero, brunitura leggera soprattutto in prossimità dei margini, fioriture sparse, brossura editoriale con ad entrambi i piatti fregio in rosso con motti, in legatura dell'epoca in vitello biondo, piatti completamente decorati con a piccole losanghe e seminato di giglio, al dorso liscio, duplice tassello con autore e titolo impressi in oro, arrossature alla brossura, strappi alla cerniera spellature.
Interessante insieme dedicato al Vate probabilmente opera di Armando Armani (1879-1970), aviatore italiano, tre volte Medaglia d'argento al Valor Militare nella prima guerra mondiale e nel dopoguerra capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare. Il dattiloscritto rilegato in principio è una relazione con commenti della visita al Vittoriale effettuata in data 28 febbraio 1923, su invito di D'Annunzio.. Alla p.3 il passo "D'Annunzio ha detto che lascietà in dono all'Italia l'EREMO ed il terreno reso sacro; ed ogni italiano che vorrà concorrere inviando ricordi della grande guerra darà non a D'Annunzio ma all'Italia.". Il 22 dicembre 1923 avvenne l'atto di donazione del Vittoriale al popolo italiano. L'opera è in prima edizione in esemplare della tiratura "Edizione originale su carta verghettata fina; legata in fodera; Lire 45". Alla prima carta dedica autografa ad Armani, firmata e datata in inchiostro rosso. Probabilmente l'esemplare dell'opera venne regalato ad Armani in occasione della sua visita al Vittoriale (la dedica reca la medesima data).

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