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Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo

mercoledì 25 settembre 2024, ore 14:30 • Milano

104

Beppe Ciardi

(Venezia 1875 - Treviso 1932)

Il mare

Stima

€ 8.000 - 12.000

Lotto venduto

€ 27.810

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

olio su tela
cm 115 x 175

firmato in basso a sinistra: Beppe Ciardi
al retro, sulla tela, firmato; sul telaio, etichetta del pittore con titolo

Il ricavato delle opere donate da Maria Pia Bossi verrà devoluto a sostegno delle attività di ricerca di Fondazione Humanitas per la Ricerca ETS.




Finarte, estranea all'operazione benefica, in relazione al presente lotto percepisce regolarmente dalle parti diritti e commissioni d'asta.

Provenienza

Roma, Galleria Guglielmi;
Varese, collezione privata;
collezione privata

Bibliografia

Beppe Ciardi, Galleria Guglielmi, catalogo, 1-15 Novembre 1935, Tav. 2 ill.

Note Specialistiche

Capolavoro monumentale di Beppe Ciardi, venne per la prima volta illustrato nel 1935 in occasione della vendita retrospettiva organizzata dai famigliari a Roma dopo la morte del maestro, avvenuta nel 1932.
Si tratta di un quadro-bandiera di Beppe Ciardi, che supera la lezione del padre Guglielmo in favore di una matericità più corposa e moderna, con accensioni improvvise sia nel cielo rannuvolato magistralmente sia nel mare lagunare spolverato di luce cristallina.
La scena, numerata dall'artista come N. 1 - a dimostrazione dell'estrema importanza del dipinto quale prova rappresentativa - si caratterizza per il gruppo in primo piano e la figura solitaria e distaccata sulla sinistra, quasi a creare quel senso cinematografico di spazio vasto sviluppato fortemente in orizzontale.
La volontà di omaggiare la pittura del padre ed anche certe soluzioni di Ettore Tito, si mescolano al repertorio divisionista di Beppe che si sintonizza sugli esempi internazionali visti alle Biennali tra fine Ottocento e primi Novecento; non va dimenticato l'apporto dei pittori afferenti alla cosiddetta Scuola di Glasgow che ricercava soprattutto nell'effetto atmosferico la chiave interpretativa e che aveva avuto un ruolo centrale alla Biennale di Venezia del 1897.