Stima
€ 6.000 - 9.000
Lotto venduto
€ 7.571
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Informazioni
- L’auto francese più venduta al mondo, prodotta per più di 30 anni.
- Rara versione prodotta in Italia da Alfa Romeo.
- Una chicca per i collezionisti del marchio.
- Restaurata, in ottime condizioni.
- Semplice, versatile ed affidabile.
ASI.
Documenti
Targhe e immatricolazione originali italiane del 1963.
Eleggibilità
Giro di Sicilia. Eleggibile.
Targa Florio. Eleggibile.
Goodwood Revival. Eleggibile.
Rallye Monte-Carlo Historique. Eleggibile
Tour Auto. Eleggibile.
Le Mans Classic. Eleggibile.
Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
Coppa delle Alpi by 1000 Miglia. Eleggibile.
Winther Marathon. Eleggibile.
Nürburgring Classic. Eleggibile.
Provenienza
Proseguendo un’ormai leggendaria rivalità tutta francese tra Louis Renault ed Andrè Citroën, la Renault R4 (dal 1965, semplicemente Renault 4) nasce per combattere l’acerrima rivale, la rivoluzionaria Citroën 2CV. Fu proprio per richiesta del presidente della Renault, Pierre Dreyfus, che fu avviato il progetto in codice 112 dietro strette direttive dello stesso presidente ed affidato a Fernand Picard. La nuova Renault R4 venne presentata nel 1961. La Renault R4 fu una vettura rivoluzionaria e molto versatile, sfruttando al meglio gli spazi e facilitando molto il carico, con il suo grande portellone posteriore e la panchetta posteriore rimovibile. Utilitaria, ma anche una sorta di veicolo “crossover” ante litteram, per lo spazio, il comfort, la sua capacità di muoversi su tutti i terreni senza sforzo. Dal costo contenuto, la vettura ben presto ebbe un successo mondiale; basti pensare che venne assemblata in 27 paesi diversi in Europa, Africa, Sudamerica e Australia e consentì alla Renault di diventare il primo costruttore europeo nel 1977. Il 1992 segnò il termine della carriera di questa vettura superando gli otto milioni di esemplari prodotti ed i 30 anni di carriera. Fu una delle auto più amate e conosciute in tutto il mondo.Tra il 1959 ed il 1964, Alfa Romeo e Renault furono protagoniste di una rivoluzionaria joint-venture: la prima a cui partecipava un’azienda automobilistica italiana. La scelta strategica era finalizzata alla penetrazione di un marchio estero nel mercato italiano, allora protetto da imponenti dazi sulle importazioni, e per strappare una fetta di clientela dall'egemonia della Fiat nella fascia delle utilitarie. L’accordo industriale interessò inizialmente la Dauphine e nel 1962 fu lanciata sul mercato italiano anche la nuova e spaziosa utilitaria con portellone posteriore. La Renault R4 assemblata in Italia era prodotta da una società costituita ad hoc, la Sviluppo Automobilistico Meridionale spa di Napoli ed allestita, quindi, sia nello stabilimento del Portello che in quello ex-aeronautico di Pomigliano d’Arco. Il risultato delle vendite fu più che lusinghiero, con oltre 10.000 esemplari nel solo 1962, ponendo la casa della losanga e del Biscione al terzo posto del mercato italiano, subito dopo Fiat e la stessa Alfa Romeo. Tali risultati bastarono per mettere in allarme i vertici delle case automobilistiche italiane, che fecero pressione sul governo per introdurre una nuova tassazione, che colpiva la lunghezza e la larghezza dei veicoli. Tassazione costruita ad hoc per colpire la R4, che per l’epoca aveva dimensioni maggiori rispetto alla categoria, che comprendeva Fiat 600 e 500. La Renault si rifiutò di assumersi gli oneri della maggiore tassazione, ponendo termine al sodalizio italo-francese e alla produzione della R4 Alfa Romeo. Nel 1968 la S.A.M. fu sciolta e diventò Renault Italia, mentre a Pomigliano d’Arco veniva posata la prima pietra del nuovo grande stabilimento automobilistico dell’Alfasud.
L’auto
La Renault R4L (Alfa Romeo), telaio no. 3785205, è una delle 41809 vetture prodotte da Alfa Romeo per la Renault, immatricolata nel 1963 e la si può ancora ammirare con il suo colore di origine “Blu Ile de France” con interni in tessuto grigio. La Renault R4 prodotta in Italia sfruttava in piccolissima parte anche componentistica Alfa Romeo ma condivide le specifiche del modello d’origine: la struttura portante è un telaio separato a pianale piatto su longheroni, è dotata di un motore “Billancourt”, 4 cilindri in linea ad aste e bilancieri, nella versione da 845 cc per una potenza di 30 hp, che deriva da quello della Renault Dauphine. Innovativo è il sistema di raffreddamento, a circuito sigillato con vaso di espansione. La leva del cambio a 3 marce è nella tipica ed inusuale posizione in alto, ad altezza del volante al centro della plancia; dovuta alla particolare disposizione del cambio stesso, sulle ruote motrici anteriori, di fronte al motore, arretrato per un migliore bilanciamento dei pesi. L’allestimento è spartano ma funzionale ed il comfort è comunque elevato, grazie al lungo lavoro di progetto ed affinamento delle sospensioni indipendenti, in grado di affrontare anche i terreni più accidentati. La R4 in versione “L” si distingueva per la dotazione: il terzo finestrino laterale (apribile a compasso), più tinte disponibili, copriruota cromati, calandra cromata e migliori allestimenti interni con rivestimenti interni delle portiere, migliori rivestimenti dei sedili, aletta parasole passeggero e portacenere. Dal 1962 aveva ricevuto un nuovo paraurti a lama anziché di tipo tubolare. La Renault R4L (Alfa Romeo), telaio no.3785205 è stata sottoposta ad un parziale restauro che ha riguardato soprattutto la carrozzeria e si presenta in ottime condizioni. Si riconosce esternamente, come produzione Alfa Romeo, per i fanalini posteriori, simili a quelle della Fiat 500 Giardiniera. All’interno del cofano motore, oltre alle targhette Renault d’identificazione del tipo e del numero di telaio, si aggiunge quella Alfa-Romeo, che riporta modello, tipo e no. di omologazione italiano. La vettura monta un motore del tipo corretto 800.01 ed è ancora immatricolata con le targhe originali, nere, della provincia di Brescia. L’auto ha omologazione ASI.
Stato dell’Arte
Restauro parziale. Ottime condizioni.
Esposizione
Bibliografia
- Thibaut Amant, Pierre-Yves Gaulard, Renault 4, Un losange a toute epreuve, E.t.a.i., France 2011
- Serge Defradat, Renault 4, Un fabuleux destin, Du May, France 2011