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Libri, Autografi e Stampe

giovedì 15 giugno 2017, ore 10:30 • Roma

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Piemonte - Casa Savoia - Pingon, Emanuele Filiberto

Inclytorum Saxoniae Sabaudiaeq. Principum arbor gentilitia, 1581

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€ 400 - 600

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Informazioni

Torino, eredi N. Bevilacqua, 1581. In 2°. Stemma sabaudo in xilografia al frontespizio, testo incorniciati da doppio filetto tipografico, testo in caratteri romano e corsivo, 5 ritratti nel testo di conti e duchi sabaudi racchiusi in cornici incise in legno che in disegni diversi si ripetono vuote di ritratto, con 8 tavole genealogiche fuori testo a doppia pagina, in successione orizzontale, unite insieme a formare un’unica tavola della lunghezza di mm. 3100, che inizia con la figura a piena pagina di Siguardo Re di Sassonia in armatura con ai piedi trofei militari e termina, attraverso 29 generazioni e 336 nomi di discendenti, con Carlo Emanuele I, nato nel 1562 e divenuto Duca di Savoia nel 1580, lacuna restaurata al frontespizio, leggere fioriture sparse, gore d'acqua ai margini delle prime carte, rinforzi alla grande carta, rilegatura in pergamena, titolo manoscritto al dorso, legacci moderni. Antica firma di appartenenza al frontespizio datata 1590.
Prima edizione, di notevole rarità, di una tra le più importanti opere genealogiche dedicate a Casa Savoia. Nel volume si alternano testo scritto e immagini figurate attraverso l’inserimento di 43 cartigli ornati da trofei, che avrebbero dovuto ospitare i ritratti dei principi sassoni e sabaudi. In realtà, i ritratti rappresentati sin dall’origine sono solo 5 (Beroldo p. 16, Umberto p. 18, Amedeo I p. 19, Umberto II p. 21, Emanuele Filiberto p. 75) mentre altri 3 furono aggiunti successivamente (Filippo, Carlo Filippo, Carlo Emanuele I). Le nove tavole genealogiche a doppia pagina in successione orizzontale, qui unite fra di loro, formano una lunghissima tavola genealogica dove i nomi sono accompagnati da blasoni. In questa opera, che fu una tra le sue ultime, lo storiografo savoiardo sostiene l’origine sassone dei Savoia che fa discendere da tale Siguardo, Re di Sassonia, contemporaneo di Dagobert e da questi al leggendario Beroldo, figlio di Ugo di Sassonia e fratello di Ottone III. La narrazione giunge fino ai tempi di Carlo Emanuele I il Grande, con dettagliate rassegne dei titoli, dei feudi, dei principi, ecc. Manno-Promis, I, 165; Rossotto, p. 494; Bersano Begey, I, 419; Graesse, V, 299; Lozzi, II, 4936: “Non devono mancare dopo il Finis (pag. 120) due altre carte, l’una pel privilegio, l’altra per l’errata-corrige”; Colaneri, 1635; Spreti, 3232.

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