Informazioni
Maschera. Legno duro con patina nera brillante, decorazioni in rosso, bianco e blu.
Questo piccolo gruppo etnico che vive nel nord-est della Costa D’Avorio, al confine con il Ghana, è culturalmente legato ai Senufo ma le loro maschere rappresentano un corpus rarissimo nel panorama artistico africano. Realizzate dagli scultori Djimini sono essenzialmente maschere di danza che si ispirano alle più diffuse maschere Kpelié dei Senufo, dalle quali hanno ripreso alcune analogie stilistiche. Qui risultano evidenti soprattutto per il taglio sottile degli occhi, il lungo naso, la bocca a piccole labbra sporgenti e le appendici ai lati del viso. Anche i tatuaggi a linee orizzontali che segnano la bocca si riscontrano in molte maschere Senufo. Interessanti sono i tatuaggi asimmetrici delle gote, una caratteristica delle maschere Djimini. Il cheloide al centro della fronte rappresenta il simbolo del sesso femminile. La pettinatura è costituita da grosse ciocche disposte ai lati della testa impreziosite da piccole trecce colorate. In analogia con le altre maschere del gruppo la superfice del legno è accuratamente levigata e dipinta con un decoro policromo che ricopre le varie parti con pigmenti bianco, rosso e blu. Nella parte posteriore sono presenti i fori di fissaggio del mantello. L’erosione del legno testimonia segni di un prolungato utilizzo.
Provenienza
Bibliografia
GOY BERTRAND “Cote d’Ivoire - Premieres regards sur la sculpture - 1850/1935” Paris 2012, pag. 34 - 36 (998);
GOLDWATER ROBERT “Senufo sculpture from West Africa” New York 1964, fig.34 (1081);
GUY LOUDMER “Arts Primitifs” Paris Hotel Drouot auction on 14 May 1990;
SOTHEBY’S “Collection Brian et Diane Leyden: Art Bété et Sénufo” Paris auction on 5 December 2007, lot 10 (625)SOTHEBY’S “Collection Marceau Riviére” Paris, auction on 18 and 19 June 2019;
, lot 94 (1047);