19
Scuola tedesca (Francoforte?), metà del secolo XVIII
Paesaggio con astanti lungo un fiume, architetture e velieri
Stima
€ 1.000 - 1.500
Lotto venduto
€ 1.290
I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta
Hai un lotto simile a questo che vorresti vendere?
Informazioni
mm 167 x 225
al verso antica iscrizione Le Chevalier van de Werve / d'Anverse a fach ech tablau e, in basso a sinistra, data 1718
La raffinata gouache offerta nel lotto presenta al verso un riferimento al Chevalier van der Werff, espressione spesso utilizzata per indicare il pittore olandese Adriaen van der Werff (1659-1722). L'indicazione è sicuramente suggestiva ma l'opera non sembra stilisticamente riconducibile alla mano di questo artista. Significativo è, invece, il confronto con la gouache apparsa sul mercato inglese nel 2022 (Sotheby's Londra, 6 luglio 2022, lotto 123) con l'attribuzione a Henri Desiré van Blarenberghe, opera che, per qualità, stile e composizione, è molto probabilmente da attribuire allo stesso ignoto autore della nostra. Il foglio di Sotheby's riportava al verso l'iscrizione Ditch fecit Nurmberg e un'altra, più tarda, Francis Paul Ferg / 1689-1738; la prima si riferisce probabilmente ad un artista della famiglia Dietzsch di Norimberga, la seconda al paesaggista austriaco Franz de Paula Ferg (1689-1740). Il riferimento a Ferg non sembrerebbe pertinente, mentre si evidenziano alcune somiglianze con la produzione di Johann Christoph Dietzsch (1710-1768), anche se non così stringenti da consentire di proporre un'attribuzione a questo maestro. In ogni caso, entrambi le due iscrizioni suggeriscono giustamente che si tratti di un artista tedesco del secolo XVIII. In particolare, si può ipotizzare che l'autore della nostra gouache fosse attivo a Francoforte sul Meno dal momento che il rapporto stilistico più forte si riscontra con il corpus pittorico di tre pittori attivi in questa città: Christian Georg Schütz I (1718-1791), suo figlio Christian Georg Schütz II (1758-1823) e suo cognato Franz Hochecker (1730-1782), le cui opere vengono spesso confuse.