Informazioni
cm 142 x 92,5
Provenienza
La fortunata composizione, il cui prototipo è conservato a Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti, è nota in numerose repliche di bottega. Quella qui offerta, data l'altissima qualità esecutiva, è da considerarsi autografa.
Nell'opera qui presentata si riconoscono le varie componenti culturali, che contribuirono a formare la personalità artistica dell'Allori: il classicismo tardo-rinascimentale del Cigoli, lo "sfumato" leonardesco, il cromatismo emiliano.
La figura della Santa incarna la fusione di sensualità e patetismo, devozione e idealizzazione classicista, tipica della pittura di Cristofano Allori.
Osserva Marcello Ranieri nelle sue schede: "a ulteriore conferma che il dipinto è replica autografa dell'Allori medesimo (...) sta la variante, di qualche rilievo, apportata nel volto di questa seconda versione, cui si è accreditato qualche anno in più e, per conseguenza, un più accentuato infossarsi degli occhi e del tono patetico, quasi a far passare in seconda linea il carattere di 'Venere cristiana' preminente nella tela Pitti." (cfr. Fortune e meriti del collezionismo: la quadreria romana di Maria Vittoria Curto e Marcello Ranieri, a cura di G. Rostirolla, Roma 2020, cat. 1, p. 4).