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Libri, Autografi e Stampe

venerdì 15 dicembre 2023, ore 11:00 • Roma

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Publio Virgilio Marone

P. Vergili Maronis Codex antiquissimus a Rufio Turcio Aproniano v.c. distinctus et emendatus, 1741

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Informazioni

Firenze, Manni, 1741. In 4°. Frontespizio e numerose pagine stampati in rosso e nero, medaglione calcografico sul frontespizio, frontalino e iniziale calcografica a p. III Finalino xil. a p. 459, marginali fioriture, legatura coeva in piena pelle e decorazioni in oro ai piatti e al dorso, titolo su tassello rosso, tagli in oro, sciupata.

Note Specialistiche

Il Codice Mediceo di Virgilio (Firenze, Laur. 39.1 + Vaticano lat. 3225, f.76), un manoscritto del V secolo scritto in caratteri rustici, conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, con un unico foglio conservato nella Biblioteca Vaticana, contiene le Egloghe da VI.48, le Georgiche e l'Eneide. Una sottoscrizione alla fine delle Egloghe attesta che il manoscritto fu corretto a Roma da Turcius Rufius Apronianus Asterius, console nel 494. Reynolds afferma che il manoscritto "trovò la strada per Bobbio, ed era ancora lì nel 1467". Nel 1741 il Codex Mediceus fu pubblicato per la prima volta a stampa in una straordinaria riproduzione tipografica, o facsimile tipografico, progettata e curata dal bibliotecario e filologo vaticano Pier Francesco Foggini. L'edizione, stampata da Manni a Firenze, fu realizzata con caratteri che imitavano la scrittura unciale dell'originale, in rosso e nero. Combinando tipi di dimensioni diverse, il tipografo fu in grado di includere anche le annotazioni e le emendazioni di Asterius e Laetus.

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