Stima
€ 200 - 300
Lotto venduto
€ 250
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Informazioni
Palermo, secolo XIX. In 4°. Stemma del Regno delle Due Sicilie alla prima carta, firme dei relatori sull'ultima, lievi fioriture, brossura coeva arancione, dorso rivestito in carta con indicazioni manoscritte sulla laurea, molto danneggiata.
La laurea fu conferita ad honorem a Giuseppe Marvuglia l'11 febbraio 1808. Il Marvuglia (Palermo 1729 - 1814) fu un celebre architetto. Dopo l'apprendistato romano tornò a Palermo dove lavorò per la committenza sia laica che religiosa con la ricostruzione del Monastero di San Martino alle Scale, il progetto dell'Oratorio di San Filippo Neri, ville e palazzi per la nobiltà. Con il Dufourny collaborò al progetto dell'orto Botanico di Palermo. Fu decisivo, nel 1808, il suo intervento sulla questione della ricostruzione della «palazzata» di Messina distrutta dal terremoto del 1783 e ancora non risolta. Insegnò anche presso l'Accademia degli Studi di Palermo (poi Regia Università) dal 1780 al 1805 dove fu titolare della cattedra di “Geometria pratica, architettura civile e idraulica”. Nicolò Puglia, Giovanni Emanuele Incardona, Domenico Marabitti, Vincenzo Di Martino e il figlio Alessandro Emanuele Marvuglia (1771-1845) furono tra i suoi allievi.
La laurea fu conferita ad honorem a Giuseppe Marvuglia l'11 febbraio 1808. Il Marvuglia (Palermo 1729 - 1814) fu un celebre architetto. Dopo l'apprendistato romano tornò a Palermo dove lavorò per la committenza sia laica che religiosa con la ricostruzione del Monastero di San Martino alle Scale, il progetto dell'Oratorio di San Filippo Neri, ville e palazzi per la nobiltà. Con il Dufourny collaborò al progetto dell'orto Botanico di Palermo. Fu decisivo, nel 1808, il suo intervento sulla questione della ricostruzione della «palazzata» di Messina distrutta dal terremoto del 1783 e ancora non risolta. Insegnò anche presso l'Accademia degli Studi di Palermo (poi Regia Università) dal 1780 al 1805 dove fu titolare della cattedra di “Geometria pratica, architettura civile e idraulica”. Nicolò Puglia, Giovanni Emanuele Incardona, Domenico Marabitti, Vincenzo Di Martino e il figlio Alessandro Emanuele Marvuglia (1771-1845) furono tra i suoi allievi.