[D'Annunzio, Gabriele]
Lettera, 1923
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In asta venerdì 16 dicembre 2016 alle ore 10:30
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Informazioni
"Mia carissima Anna, in questo mio rustico eremo vo trascorrendo la mia vita da asceta. Dinanzi all'azzurro marino del Garda, celato nel folto degli alberi, fra cipressi, lauri ed oleandri, riesco ad assopire l'urlo ruggente che a volte preme alla gola. Iddio ha creato il luogo adatto per preservare le reliquie. Questo luogo io chiamo Vittoriale e qui, a rammentare tutti gli eroi, io erigerò colonne insigni, quasi in gara coi tronchi degli abeti e dei cipressi. Ho dato all'Italia il mio cuore senza riserve; per un solo bene ho rinunziato a tutti gli altri beni, oggi voglio donare alla mia Patria, questo lembo di terra, questa casa e tutto ciò che in essa è racchiuso: compresi i ricordi e le speranze. Qui io trascorrerò il resto della mia vita facendo giuramento di rendere sempre più bello e illustre questo luogo sino all'estremo delle mie forze. (...)" L'Anna qui destinataria della missiva potrebbe trattarsi di Anna Maria Bregoli, che appena ventunenne frequentava la villa di D'Annunzio, con gran scandalo dei perbenisti di Gardone. Potrebbe trattarsi di Gabriellino D'Annunzio. Ritirato da Expi il 03/02/2017