Informazioni
Maschera di danza.
Legno duro a patina scura, rotture d’epoca e segni d’uso.
Esemplare ricoperto con una densa patina scura che nei tratti di maggior sfregamento ha lasciato scoperte le venature del legno. Tutt’intorno al bordo sono stati praticati fori che, nelle intenzioni dello scultore, dovevano servire per legarci il cappuccio di tela, ora scomparso. Sulle gote vi sono i tatuaggi che indicano il clan di appartenenza del proprietario ed intorno alla bocca si notato piccoli fori ancora nascosti dalla densa patina scura. I tatuaggi corrispondono ai canoni di bellezza femminile, così come i denti limati seguono un’antica moda diffusa tra molti gruppi dell’Africa centrale. Le maschere erano indossate dagli uomini in occasione di festeggiamenti per divertire gli astanti della comunità e per intraprendere ingaggi sessuali.
Provenienza
Collezione privata (2009);
Bibliografia
HAHNER-HERZOG IRIS & KECSKESI MARIA & VAJDA LASZLO, L’Autre Visage: Masques africains de la collection Barbier-Mueller, Genéve 1997, pagg. 208 e 209 (605);
ROY CHRISTOFER D., Kilengi: Afrikanische Kunst aus der Sammlung Bareiss, Hannover 1997, pagg. 141 - 144 (816);