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1964 Mercedes-Benz Mercedes-Benz 230 SL Pagoda (Mercedes-Benz)
, telaio no. 113 . 042 . 10 . 001716 - motore no. 10017574
Informazioni
- Eccezionale conservato.
- Motore con 600 km percorsi dal 1982.
- Eleggibile per il Mercedes-Benz Mille Miglia Challenge.
- Perfettamente funzionante
Documenti
Immatricolazione e targhe italiane in ordine
Eleggibilità
- Mille Miglia. Eleggibile per il Mercedes-Benz Mille Miglia Challenge (Raggruppamento E).
- Giro di Sicilia. Eleggibile
- Targa Florio. Eleggibile.
- Goodwood Revival. Eleggibile.
- Rallye Monte-Carlo Historique. Eleggibile
- Tour Auto. Eleggibile.
- Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
- Coppa delle Alpi by 1000 Miglia. Eleggibile
- Winter Marathon. Eleggibile.
- Nürburgring Classic. Eleggibile.
- Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
- Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile
Provenienza
La sigla W113 è la sigla progettuale della seconda serie di vetture appartenenti alla Classe SL, prodotta in tre versioni dalla Mercedes-Benz tra il 1963 ed il 1971 e conosciuta in tutto il mondo con il soprannome di Pagoda. La 190 SL, che aveva goduto di ampi consensi per parecchi anni, stava invecchiando e la casa di Stoccarda decise di avviare la progettazione di una nuova spider (impropriamente definita roadster). Il progetto nacque intorno al 1961: tre erano le richieste dei vertici Daimler-Benz nei confronti dei responsabili dei vari reparti coinvolti nel progetto: l'autovettura doveva essere brillante, confortevole e spaziosa; doveva essere realizzata utilizzando al massimo le risorse già disponibili e doveva avere una linea accattivante. Per quanto riguardava la meccanica si decise di usare come base la serie W111: il pianale era quello, accorciato, della 220 SEb, equipaggiato con una motorizzazione più potente, realizzata a partire dal 2.2 litri M180 che equipaggiava le “Heckflosse” (le berline con le “pinne” di coda). Sul fronte della sicurezza, venne riproposto quanto già sperimentato dall'ingegner Béla Barényi con la serie W111, introducendo una scocca a deformazione programmata in caso di urto. Il design della carrozzeria fu opera dell'équipe guidata da Paul Bracq sotto la supervisione di Friedrich Geiger. Il mercato statunitense era un mercato importante e strategico: si decise che la linea della vettura avrebbe dovuto essere più moderna, in grado di competere con quella della Chevrolet Corvette. I vertici della casa giudicarono troppo audaci i primi disegni della vettura; tuttavia il reparto design resistette e il risultato venne presentato al salone dell'automobile di Ginevra del 1963: nacque così la nuova roadster denominata ufficialmente 230SL. L’auto era caratterizzata da linee tese e dinamiche, che suggerivano anche qualche velleità agonistica, confermata dalla vittoria di Böhringer nel Rally Spa-Sofia-Liegi nel 1963. Ma l’indole era soprattutto quella di una veloce e comoda gran turismo. Conservava in alcuni tratti un family-feeling con la berlina W111, come nei fari anteriori a sviluppo verticale. La caratteristica estetica più caratterizzante era la forma del tettuccio rigido, che presentava una forma concava verso il centro. Il motivo tecnico era ridurre l’impatto aerodinamico frontale e mantenere abitabilità in altezza per i due occupanti (memori della lezione delle sportive Zagato, ma con uno stile diametralmente opposto). L’accorgimento portò in dote alla 230 SL e ai successivi modelli W113 il soprannome popolare di Pagoda. Molti furono gli esemplari dotati di capote in tela, i cui proprietari avevano richiesto anche un hard-top montabile in alternativa, che la rendeva virtualmente una confortevole coupé. Lo schema meccanico era classico: trazione posteriore, motore anteriore longitudinale, cambio meccanico a 4 rapporti, ma la 230SL presentava anche delle novità. Nuovo era il motore a 6 cilindri in linea M127 II, da 2308 cc per 150 hp, alimentato a iniezione. Nuovo era il ponte posteriore a semiassi oscillanti. Il cambio di serie era manuale a 4 marce, ma optional era disponibile un automatico, sempre a 4 rapporti e, dal settembre del 1965, anche un manuale a 5 marce. Il propulsore consentiva buone prestazioni. A causa della geometria del ponte posteriore, la vettura risultava impegnativa sul bagnato. Molto efficace, l'impianto frenante misto dischi/tamburi con servofreno. La velocità massima raggiungibile era di 200 km/h. Nel 1966 la versione roadster venne affiancata dalla Coupé Hard-top, in cui il tetto rigido, comunque asportabile, era di serie e l'eliminazione del meccanismo della capote permise di aggiungere due strapuntini posteriori. Nel dicembre del 1966 la 230 SL venne sostituita dalla 250 SL, identica, tranne che nella cilindrata portata a 2494 cc. La 250 SL lasciò il posto alla 280 SL con cilindrata di 2778 cc. In entrambi i casi, vi furono aggiornamenti tecnici, ma le prestazioni assolute rimasero pressoché invariate, tranne nel dato di coppia, a migliorare l’elasticità di marcia. La serie W113, nel marzo del 1971 venne sostituita dalla R107. Dal luglio 1963 al gennaio 1967, furono prodotte 19.831 Mercedes-Benz 230 SL.
L’auto
La Mercedes Benz 230 SL, con telaio no. 113.042.10.001716, è un’auto da sempre in italia. Immatricolata nel 1964, con targa Verona, è stata intestata dal 1982 ad oggi alla stessa proprietà, ricevendo l’attuale targa nera Reggio Emilia. Si presenta in colore verde metallizzato con interni pelle beige. L’hard top e il telo della capote sono in ottime condizioni, il lunotto della capote è sano ma ingiallito dal tempo. L’auto si presenta in un eccellente stato di conservazione. Custodita da sempre in garage, non presenta ruggine, le cromature sono belle, ma richiedono di essere rinfrescate. Monta una corretta autoradio Becker Europa con banda FM. L’auto ha il cambio manuale a 4 marce. Il motore di tipo corretto M127 II è stato fatto installare, nuovo, nel 1986 in Germania dal padre dell'attuale venditore ed ha percorso, da allora, soltanto 500/600 km, con il solo scopo di mantenere l’auto in efficienza. La Mercedes-Benz 230 SL, rispetto al modello precedente 190 SL è un vero salto in avanti nel tempo; la sua linea è infatti ancora attuale e moderna, nonostante il fascino senza tempo che emana da ogni dettaglio. Un equilibrio raro di razionalità ed eleganza. Il modello, come la maggior parte delle auto di Stoccarda, è utilizzabile quasi quotidianamente e per lunghi tragitti, senza problemi di affidabilità. Le prestazioni sono ancora brillanti, anche per i canoni attuali, notevole il comfort. In quanto costruita nel 1964, è eleggibile per il Mercedes-Benz Mille Miglia Challenge (Raggruppamento E: modelli Mercedes-Benz costruiti dal 01/01/1958 al 31/12/1969).
Stato dell’Arte
Conservata. In condizioni eccellenti e perfettamente funzionante.
Bibliografia
- Matthias Rocke, Helmut Baaden, Das neue grosse Mercedes SL buch, Heel, Germany 2002
- James Taylor,Factory-OriginalMercedes SL, Herridge & Sons, UK 2012
- Andrew Noakes,Mercedes SL Series, The Complete Story, The Crowood Press, UK 2004