Informazioni
- Eleggibile per la Mille Miglia e per le maggiori rievocazioni.
- In quanto anteguerra, ha il vantaggio di posizionarsi presto nell’ordine di partenza.
- Targhe originali: stessa immatricolazione dal 1935.
- In perfetto ordine e con meccanica a “km 0”.
ASI (Targa Oro).
Documenti
Immatricolazione e targhe italiane d’origine dal 1935, in ordine.
Eleggibilità
- Mille Miglia. Eleggibile. In quanto anteguerra, ha il vantaggio di posizionarsi presto nell’ordine di partenza.
- Giro di Sicilia. Eleggibile.
- Targa Florio. Eleggibile.
- Goodwood Revival. Eleggibile.
- Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
- Coppa delle Alpi by 1000 Miglia. Eleggibile.
- Winther Marathon. Eleggibile.
- California Mille: Eleggibile.
- Nürburgring Classic. Eleggibile.
- Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
- Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile.
Provenienza
L'Augusta fu un prodotto pensato per quel momento. L'erede della Lambda si sarebbe voluta grande ma occorreva una vettura piccola ed economica ma comunque confortevole e veloce: una sorta di utilitaria (secondo i canoni del tempo) sia pure d'élite. La nuova vettura viene progettata con porte ad armadio per favorire l’accessibilità, una disposizione delle masse centrale rispetto agli assi. La forma è stretta per la maneggevolezza, compensano lo sviluppo verticale e una grande vetratura. La linea è slanciata ma classica, per tutti. È silenziosa, veloce ed affidabile. L’Augusta fu amatissima dai contemporanei e poi dimenticata, con meno glorie sportive di altre Lancia (con qualche ragguardevole eccezione) ma lasciando molti ricordi in ogni famiglia che la ebbe. Fu la prima Lancia costruita in catena di montaggio e risulta essere la prima vera scocca portante modernamente concepita, costruita saldando le lamiere in unica struttura indeformabile. Nel 1935 il 90% dell'attività industriale della Lancia era assorbito dall'Augusta, con risultati economici eccellenti. La presentazione avvenne, come era consuetudine Lancia, al Salone di Parigi, nel 1932. Per il mercato francese, la macchina venne chiamata "Belna". Presentata al Salone di Milano dell'aprile 1933, il nome ufficiale fu quello di Augusta, decisamente più importante e "littorio". Molte le caratteristiche innovative o inusuali, come il motore con cilindri a V stretto, la sospensione anteriore a ruote indipendenti con molloni elicoidali, la ruota libera inseribile, la trasmissione con albero e giunti flessibili Hardy. L'impianto frenante era il nuovo sistema a comando idraulico "Lockheed". Anche il bagagliaio strutturale alla scocca era una novità. Molto completo, per gli standard dell'epoca e la categoria, il cruscotto. Tra coloro che apprezzarono l'Augusta, acquistandola ed utilizzandola, tre famosi campioni del volante: Tazio Nuvolari, Achille Varzi e Luigi Fagioli. Il motore V4 a valvole in testa da 1.195 cc e 35 CV, secondo i rilevamenti effettuati dalla rivista The Autocar, spingeva l'Augusta berlina ad una velocità massima di 65,22 mph (104,96 km/h) con 22" 3/5 per accelerare da fermo a 50 mph (80,5 km/h). Seppur brillante, l'Augusta non era stata concepita per le corse. Tuttavia, il suo palmarès resta apprezzabile. La prima affermazione dell'Augusta si ha nel 1934, al massacrante 1º Giro automobilistico d'Italia o Coppa d'Oro del Littorio dove la vettura, nella sua categoria, non ebbe praticamente rivali, sopportando ore sul filo dei 100 km/h. La prestazione di maggior rilievo si ebbe alla Targa Florio del 1936 con 4 Lancia Augusta ai primi 4 posti. L’Augusta partecipò anche alla Mille Miglia nel 1935 con ben 10 esemplari e nel 1937 con 5 esemplari. Miglior risultato in quell’anno: Vittorio Mazzonis di Pralafera ed Enrico Nardi, diciassettesimi assoluti. Ancora nei primi anni del dopoguerra, qualche Augusta è apparsa in corsa. È stata prodotta in un totale di 17.217 esemplari, di cui 2.950 nel 1933.
L’auto
La Lancia Augusta, telaio no. 318305 è un esemplare del 1935 della serie “lusso”, che disponeva di doppia ruota di scorta, in questo caso con gusci di protezione cromati. La vettura attualmente è registrata con le targhe di prima immatricolazione, Milano a quattro cifre (MI2563), che mostrano ancora il simbolo littorio. Il motore è l’originale tipo 88, con no. 8654. La vettura si presenta con aspetto eccellente ed è perfettamente funzionante. È stata completamente restaurata circa 20 anni fa. La vettura ha verniciatura bicolore verde-nero, con un doppio filetto chiaro che corre dal muso alla coda, lungo la linea di cintura. Le ruote sono in lamiera di particolare disegno a stella, nere con filetti chiari ed aperture triangolari per la ventilazione dei tamburi. Gli interni sono in panno beige, in perfetto stato, la strumentazione originale è completa. La meccanica e il motore sono stati recentemente e completamente rifatti: si può considerare pertanto una vettura, meccanicamente, km 0. Perfettamente funzionante in tutte le sue peculiarità come, ad esempio, le “palpebre” mobili del radiatore che si aprono, progressivamente, quando il liquido del circuito di raffreddamento si scalda. L’impianto elettrico è quello originale a 6V. Le luci sono state, negli anni ’60 aggiornate al nuovo codice della strada. Monta dei corretti pneumatici Michelin con disegno del battistrada dell’epoca. La vettura è stata certificata ASI “Targa Oro”. Il libretto, a pagine con copertina plastificata, risale ad inizio anni 60.
Stato dell’Arte
Completo restauro, non recente. Meccanica a “km 0”.
Bibliografia
- Wim Oude Weernink, La Lancia, Motor Racing Pubblications, UK 1979.
- Ferruccio Bernabò, Alfio Manganaro, Lancia Catalogue Raisonnè 1907-1990, Automobilia, Italia 1990.