Stima
€ 55.000 - 65.000
Lotto venduto
€ 57.070
I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta
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Informazioni
- Disegnata da Michelotti.
- Unica convertibile di queste dimensioni con quattro posti.
- Rarissima, specie in queste condizioni stupende.
- Completamente restaurata.
Documenti: Immatricolazione e targhe italiane recenti.
Eleggibilità
- Giro di Sicilia. Eleggibile.
- Targa Florio. Eleggibile.
- Goodwood Revival. Eleggibile.
- Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile
- Coppa delle Alpi by 1000 Miglia. Eleggibile.
- Winther Marathon. Eleggibile.
- Nürburgring Classic. Eleggibile.
- Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
- Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile.
Provenienza
La Lancia Appia è una autovettura prodotta dalla Lancia dal 1953 al 1963, con motore anteriore a 4 cilindri a V di 1100 cc a valvole in testa. La scocca è portante, le sospensioni anteriori a ruote indipendenti, posteriori ad assale rigido. La trazione è posteriore. Gli autotelai destinati ai migliori carrozzieri italiani per la realizzazione di versioni con allestimenti speciali (coupé di lusso, convertibili, giardinette) vennero prodotti dal 1956 al 1963. Nonostante la moda di quegli anni, la prima serie dell'Appia non ricevette alcuna carrozzeria fuoriserie: la Lancia, impegnata nel settore agonistico, prima ed in una profonda ristrutturazione, poi, non sembrava mostrare interesse per questo tipo di promozione. Dopo il lancio, nel marzo del 1956, della seconda serie la casa rende disponibili pianali per i più noti carrozzieri. Pininfarina e Vignale preparano rispettivamente una coupé ed una convertibile, esposte al Salone di Ginevra del marzo 1957 e che appariranno nel listino Lancia ufficiale a partire dal maggio '57 (LIT 1.775.000 la convertibile). Se il numero complessivo di Appia “speciali” costruite può essere fissato in 5.161 unità, la suddivisione per serie e per modelli può essere definita ma senza assolute certezze. Per quanto riguarda i telai delle Appia speciali derivate dalla terza serie, il numero di telaio 812.01 identifica tutte le Convertibili Vignale, la prima tranche delle Coupé 2+2 Pininfarina, poi siglate 812.04, e la maggior parte delle Berlinette Zagato. Il totale delle "speciali" della terza serie è pari a 3.406 vetture, su 58.956 costruite in totale, di cui solo circa il 6 % esportate.Nata da un bozzetto di Giovanni Michelotti e realizzata da Vignale, la convertibile a 2 posti si presenta assolutamente in linea con la migliore tradizione Lancia in fatto di finiture e comfort. La pubblicità dell'epoca esalta così le caratteristiche della macchina: carrozzeria Vignale convertibile a due porte, due posti separati con sedili rivestiti in pelle scorrevoli e regolabili, cristalli laterali completamente rientranti, ampio parabrezza panoramico, capote in tela completamente rientrante, contagiri e termometro acqua, tetto rigido smontabile fornito a richiesta. Come la contemporanea coupé di Pininfarina, anche l'Appia convertibile adotta la mascherina anteriore a sviluppo orizzontale, ispirata a quella della Flaminia. La vettura incontra subito consensi, soprattutto per la linea pulita e si fa onore nei concorsi d’eleganza. L'autotelaio, scatolato ed abbassato, è quello con motore più potente e comando cambio a cloche, predisposto dalla Lancia per i carrozzieri. Messa in vendita dal maggio del 1957, rimane a listino sino al marzo del 1963. L'Appia Convertibile era un prodotto di nicchia, nella stessa categoria ma non in concorrenza con la Alfa Romeo Giulietta Spider, specie in seguito alle modifiche apportate nell'estate del 1958: grazie alla creazione di un apposito vano alle spalle dei sedili anteriori, viene montata una panchetta che può ospitare “in emergenza” ma abbastanza comodamente due passeggeri. L’Appia Convertibile era l'unica della sua categoria a proporre questa possibilità. Si ha anche una variazione alla linea di cintura, ora più lineare, perdendo la lieve elevazione verso la coda. Altro particolare modificato è il cofano motore, ora provvisto di una ampia presa d'aria. Anche il tettuccio rigido viene modificato, con un lunotto ampliato.
L’auto
Dopo la nascita della III serie berlina nel 1959, anche le sportive derivate Appia subiscono alcuni aggiornamenti, tra cui un lieve potenziamento del motore (da 53 a 54 CV). All’inizio del 1960, viene adottato il doppio circuito frenante e vengono apportate piccole modifiche alle luci per adeguarle al nuovo Codice della strada italiano. Nella primavera del '60 altri aggiornamenti tecnici: una nuova testata, un nuovo collettore con condotti di alimentazione separati, un nuovo carburatore e variazioni alla distribuzione: la potenza raggiunge i 60 hp e la velocità sfiora i 150 km/h. Il settimanale dell'Automobile Club d'Italia, nel suo fascicolo datato 15 maggio 1960, riporta queste novità tecniche e il resoconto di una prova su strada di una convertibile Vignale; viene rilevata una maggiore vivacità di marcia, che non va tuttavia a scapito dei consumi. Apprezzate anche l’abitabilità e il comfort. La Lancia Appia Convertibile (Vignale), telaio no. 812.01.4184, si presenta con carrozzeria di colore Rosso Arcoveggio con interni neri, è stata completamente restaurata nella meccanica, nella carrozzeria e negli interni con una puntigliosa attenzione alla qualità del lavoro effettuato ed alla precisione dei dettagli e dei materiali. Tutto è corretto: dalle scritte, ai rari fanalini posteriori, ai fregi, alle maniglie, persino ai tappetini. La capote è in perfetto stato. È presente un'autoradio Blaupunkt optional dell'epoca, già dotata di banda FM. La vettura, di provenienza USA è regolarmente immatricolata con targhe italiane nuove. Ha Crs ASI. Un modello sempre più raro da trovare in queste eccezionali condizioni.
Stato dell’Arte: Completo restauro. Perfetta.
Bibliografia
- Wim Oude Weernink, Appia, Lancia’s Family Jewel Explained, Stevin Simon, UK.
- Alfredo Zanellato Vignale. A. Sannia, Vignale. Ferrari and all the others, Il Cammello, Torino 2015.