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1958 Autobianchi Autobianchi Bianchina 110 DB (Autobianchi)
telaio no. 110B*002843 - motore no. 4208810
Stima
€ 17.000 - 21.000
Lotto venduto
€ 17.471
I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta
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Informazioni
- Modello noto come “Trasformabile”.
- Esemplare della prima serie A, prodotto solo per un anno.
- Restauro completo.
- Targhe nere Bergamo, d’origine.
- Rara.
Immatricolazione e targhe italiane d’origine in ordine.
Eleggibilità
- Giro di Sicilia. Eleggibile.
- Targa Florio. Eleggibile.
- Goodwood Revival. Eleggibile.
- Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
- Coppa delle Alpi by 1000 Miglia. Eleggibile.
- Winther Marathon. Eleggibile.
- Nürburgring Classic. Eleggibile.
- Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
- Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile.
Provenienza
Concepita come versione lussuosa della Fiat 500, da cui derivava telaio e meccanica, la Bianchina fu presentata al pubblico il 16 settembre 1957 al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Inizialmente fu proposta nell'unica carrozzeria a 3 volumi, definita "Trasformabile", dotata di piccole pinne posteriori, abbondanti cromature e tetto apribile in tela. La Bianchina è stata prodotta dall'Autobianchi dal 1957 al 1969. Nei primi mesi di vendita, le vendite furono addirittura superiori a quelle della più economica, ma più spartana "500", nonostante il grande divario dei prezzi di listino: la Bianchina costava LIT 565.000, ovvero il 15% in più del prezzo della Fiat 500. Diversi furono i fattori favorevoli; in primo luogo, gli automobilisti italiani al tempo del “boom”, anche se dovevano fare quadrare conti frutto di stipendi risicati, mal digerivano la frugalità proposta dalla FIAT, pagando (si riteneva) eccessivamente per un’auto “troppo” spartana. L’essenzialità alla Francese (Citroen 2CV e Renault 4) non era granché apprezzata, al contrario delle teutoniche cromature del Maggiolino. La Bianchina, interpreta per prima il ruolo di utilitaria “di lusso”, con finiture migliorate, una linea più ricercata, cromature e vernici anche bicolore. Una lezione che verrà seguita con grande successo dalle future Autobianchi A112 e Y10 e, in seguito, da molte vetture del gruppo (ormai) Fiat-Lancia che ne rivivono lo spirito. Tra gli altri fattori di successo della Bianchina, tuttavia, vanno ricordati anche: la "milanesità" del veicolo, apprezzata dall’importante bacino di acquirenti meneghini, l'aura di nobiltà ereditata dal marchio Bianchi e, probabilmente, la convenienza della lunga rateizzazione in 30 mensilità proposta dalla SAVA.A seguito del successo, l'Autobianchi decise d'ampliare la gamma e migliorarne le caratteristiche. Nel 1959 la potenza del motore da 479,5 cc crebbe a 17 hp, mentre nel 1960 vennero presentate le versioni Cabriolet e Panoramica. La Cabriolet era una vera e propria vettura scoperta con capote in tela (mentre la Trasformabile aveva un ampio ma “semplice” tetto apribile in tela con i montanti laterali fissi) e motore maggiorato da 499 cc e 21 hp; cambiavano anche le portiere, adesso contro-vento, incernierate all'anteriore. La Panoramica, invece, era una giardinetta con motore a sogliola di 499 cc per 22 hp e passo allungato, derivata dalla Fiat 500 Giardiniera. Dallo stesso anno la Trasformabile, che adottava il motore di cilindrata incrementata a 499 cc per 18 hp, venne resa disponibile anche in versione Special con motore portato a 21 hp. Nel 1962 la Trasformabile venne sostituita dalla Berlina 4 posti, una versione berlina con tetto rigido in metallo, più squadrato. Lo stesso anno tutte le versioni adottarono un pianale scavato in corrispondenza della zona piedi dei passeggeri, per migliorare l'abitabilità. Nel 1965, oltre ad un lieve restyling che interessò tutte le versioni, le varianti Berlina 4 posti e Cabriolet adottarono il motore tipo F. Nel 1969 le Bianchina uscirono di produzione.
L’auto
L’Autobianchi Bianchina del 1958, con telaio no. 110B*002843 è una versione definita ufficialmente 110 DB, ma è nota come “Trasformabile”. La Trasformabile fu la prima versione di Bianchina a esordire nel 1957 e l'unica prodotta nei primi anni, fino all'arrivo, nel 1960, delle Panoramica e Cabriolet. Caratterizzata dalle porte “a vento” incernierate dietro, la Trasformabile era una piccola tre volumi 2 posti dotata di un ampio tetto apribile in tela che inglobava anche il lunotto (in plexiglas). A livello estetico questa versione era riconoscibile per il montante posteriore arrotondato e i tre listelli cromati dietro alla portiera. Venne prodotta fino al 1962. L’Autobianchi Bianchina del 1958, con telaio no. 110B*002843, è un’esemplare di “Trasformabile” Prima Serie A, con prima immatricolazione nel marzo 1958, La Prima Serie A è la prima ad essere ufficialmente immessa sul mercato, dal novembre 1957 dopo il Salone Internazionale dell’Automobile di Torino, dopo i 50 esemplari di pre-serie e verrà prodotta solamente per un anno, fino all’autunno 1958. La Bianchina Prima Serie A viene equipaggiata con il motore potenziato (da 13 hp) a 15 hp. Cambiano alcuni dettagli, rispetto alla pre-serie e compare una panchetta posteriore con schienale. Aumentano le combinazioni di selleria, in panno o in vinilpelle, mentre sono nove le tinte di carrozzeria previste, tutte bicolori. Le leve comando devioluci e lampeggiatori passano sulla parte sinistra del volante. Posteriormente, ai lati interni dei fanalini vengono forniti di serie due catarifrangenti. La vettura con telaio no. 110B*002843, è verniciata bicolore azzurro/avorio. Fregi e cromature corrette sono tutte presenti ed in ottime condizioni. Il rivestimento dei sedili presenta il peculiare filetto (a V sullo schienale dei sedili) tra tessuto blu a pois e vinilpelle azzurra. Presenti nel cruscotto gli elementi che contraddistinguono le trasformabili prima serie: pulsante clacson con B dorata, scala tachimetro a 100 km/h. La vettura è stata completamente restaurata e monta un gruppo motore e cambio di origine Fiat 126 ma, con l’auto, vengono consegnati anche motore e cambio di tipo corretto. La vettura ha documenti in regola e le targhe italiane nere d’origine (Bergamo).
Stato dell’Arte
Completamente restaurata
Esposizione
Bibliografia
- Leo Pittoni, Autobianchi Bianchina, Giorgio Nada Ed., Vimodrone MI 2007.
- Sandro Colombo, Dalle auto Bianchi alle Autobianchi, ASI, Italia 2003.