Stima
€ 200 - 300
Lotto venduto
€ 256
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Informazioni
cm 25 x 18
intitolato in basso verso destra
Esposizione
Bibliografia
Attilio Simonetti, artista alla moda della Maison Goupil e antiquario di fama internazionale, conosce Mariano Fortuny nel 1858, quando, ancora allievo dell’Accademia di San Luca, frequenta le sedute serali dell’Accademia di Gigi, un sottoscala in via Margutta in cui un anziano modello organizzava sedute di studio di nudo e costume a buon prezzo. L’artista spagnolo, maggiore di cinque anni, si rivela un amico fraterno con cui esplorare il Trastevere e la Campagna romana, alla ricerca della romanità più autentica, viaggiare a Napoli per incontrare Domenico Morelli e condividere quella passione per gli antichi maestri e gli oggetti d’arte antichi ed esotici, che lo porterà a divenire uno dei più importanti mercanti d’arte romani a cavallo tra Ottocento e Novecento. Indubbio è, dunque, il ruolo di Fortuny nella formazione non solo artistica, ma anche culturale, di Simonetti, che sempre si fregerà con orgoglio del titolo di suo unico allievo.
Lo schizzo a matita è un omaggio, forse postumo, di Simonetti al suo amico fraterno, realizzato sulla scorta del celeberrimo ritratto di Fortuny (Barcellona, Museu Nacional d’Art de Catalunya) dipinto da Federico de Madrazo nel 1867, che costituì alla morte dell’artista catalano il modello iconografico delle effigi che illustravano gli articoli apparsi sulla stampa internazionale. L’artista trentenne, dalla capigliatura e dalla barba ben curate, è ritratto leggermente di tre quarti con lo sguardo rivolto verso un immaginario interlocutore. Il disegno di Simonetti, non firmato e quindi non destinata alla vendita, reca in basso a destra l’iscrizione “ritratto di M. Fortuny” a indicare il rapporto con la celeberrima fonte.