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Note Specialistiche
"Il successo di queste edizioni [Il Dante e il Petrarca di Aldo] fu immediato e la loro tiratura andò letteralmente a ruba. In realtà alla tiratura ufficiale di Aldo, bisogna aggiungere le copie pirata che furono stampate a Lione ad opera di Baldassarre Da Gabiano, un immigrato italiano originario di Asti. Costui riceveva i libri da contraffare dallo zio Giovanni Bartolomeo, attivo libraio veneziano, particolarmente attento agli innovativi risultati tipografici raggiunti da Aldo. Il progetto editoriale dei Da Gabiano consisteva nel distribuire sul mercato lionese, particolarmente ricettivo, edizioni in tutto e per tutto simili a quelle aldine, vale a dire stesso formato e caratteri e stesso testo: esse riproducono, pagina per pagina, le edizioni veneziane, anche se “i testi risultano, in genere, mediocri, meno curati degli originali; il carattere è serrato ma ha poche legature e risulta quindi più arioso e di maggiore leggibilità di quello aldino; il tratteggio presenta, nelle aste, caratteristiche della lettre bâtarde” (...) Anche le edizioni contraffatte andarono presto esaurite e dovettero essere ristampate varie volte, persino più rapidamente delle originali."
Carlo Pulsoni, https://www.insulaeuropea.eu/wpcontent/uploads/2017/11/i_classici_italiani_di_aldo_manuzio.pdf
A. Tinto, Il corsivo nella tipografia del Cinquecento, Milano 1972, pp. 31-32.
Paradossalmente si può dire che la contraffazione lionese delle Terze Rime di Aldo è ben più rara dell'originale, pochi gli esemplari comparsi sul mercato nel recente passato.
J. Baudrier, Bibliographie Lyonnaise, vol. 7, p. 11-12