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(Firenze, 1764). In 8°, pp. 206 + 2 cc. nn.: "Fautes a' corriger" e "Table de chapitre".fioriture e piccoli fori di tarlo. Legatura coeva in piena pergamena, tassello, titolo in oro al dorso, macchie, ai piatti piccole mancanze.
Rarissima edizione originale pubblicata anonima e senza luogo di stampa. Bertolini Stefano (1711-1782) ha studiato presso la facoltà di giurisprudenza di Pisa dove si laureò nel 1734. Fondò uno studio legale a Firenze prima di iniziare la sua carriera come funzionario del Granducato di Toscana nel 1740, dove ha supervisionato le questioni riguardanti la produzione agricola e le relative questioni economiche. Era un fervente ammiratore degli scritti illuministi, in particolare del lavoro di Montesquieu; (pubblicò la sua analisi raisonnée de l'esprit des lois nel 1771). “Nel suo progetto economico il B. partiva dall'ideale di un armonico equilibrio economico città-campagna: le sue proposte presupponevano un determinato rapporto con la città, nella quale dovevano continuare a fiorire le attività artigiane e commerciali, appoggiate alla sua campagna nella quale un numeroso ceto di piccoli proprietari avrebbe dovuto sostituire gli attuali possessori di "latifondi", spingendoli a ritornare all'antica abitudine "repubblicana" e comunale di investire i propri capitali prevalentemente nelle imprese economiche cittadine. In effetti, nel 1764, egli pubblicò a Firenze "Les suffrages unanimes sur les moyens de rétablir une contrée inculte", nella quale era evidente il tentativo di presentare indicazioni conformi a questo ideale, rese più facilmente attuabili., ai suoi occhi, data l'occasione di intervenire in una "contrée inculte", nella quale era possibile rifare le leggi dalle fondamenta o, machiavellianamente, ridurre le cose ai loro principi”. Cfr. D.B.I. (84)
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