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Napoli, nella Stamperia Reale, 1815 – 1819. 4°, ritratto dell’autore, racchiuso in medaglione, inciso su rame da Domenico Biondi su disegno di Auria voll. 3; pp. XXVII-444; 536; 642 con 5 grandi tavole, disegnate da Domenico Guerra incise su rame da Gennaro Giuliani e Giuseppe Guerra e stampate nella bottega dei Morghen raffiguranti: due frammenti della Tavola Peutingeriana riguardanti l’antico Regno di Napoli, Antiche monete e due grandi e dettagliate Carte topografiche del Regno (settentionale e meridionale) ornate da un artistico cartiglio; toponomastica in lingua latina. Lievi fioriture, leggera brunitura, al terzo volume tracce di umidità. Legatura coeva mz. pelle, doppio tassello, titolo e fregi in oro al dorso, tagli colorati. Sia le tavole peutingeriane che le carte del regno possono essere riunite e formare due grandi carte del Regno che misurano rispettivamente cm. 66 x 28 e cm 100 x 40.
Le uniche notizie che si hanno sulla vita di Domenico Romanelli (Fossacesia 1756 - Napoli 1819) provengono dall'opera "Memorie storiche degli scrittori nati nel Regno di Napoli" di Camillo Minieri Riccio (pag. 301). Compì i suoi studi nel Seminario di Chieti, dove insegnò retorica fino al suo trasferimento a Napoli nel 1790. Nel 1808 fu nominato direttore della "Biblioteca della Croce" incaricata di raccogliere i volumi provenienti dai monasteri soppressi. Si interessò di studi sulla storia e la topografia del regno e fu autore di diverse opere sull'argomento tra cui "Napoli antica e moderna" (1815); Viaggio a Pompei, Pesto e Ercolano (1815) e ristampato con l'aggiunta di Pozzuoli nel 1817 e "Antica topografia storica del Regno di Napoli"; in questa opera il Romanelli raccoglie tutti i suoi studi e il frutto delle sue ricerche ed è l'ultima portata a termine; il primo volume fu pubblicato nel 1815 ed il secondo nel 1818 e il terzo nel 1819 poco prima della sua morte.
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