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Libri, Autografi e Stampe

venerdì 15 dicembre 2023, ore 11:00 • Roma

134

Girolamo Michieli

Disciplina Criminale, 1650

Stima

€ 200 - 400

Lotto venduto

€ 335

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Manoscritto cartaceo di 133 carte, databile alla metà del sec.XVII, vergato da almeno due mani diverse, legatura dell'epoca in cartonato rustico. § Insieme nel lotto un diario dal titolo, Diario storico dell'Ufficio Assistenza Spirituale Presidio Aeronautico di Bassano del Grappa dal 8 novembre 1943 al 10 maggio 1945. Un quadernone in formato a4 vergato per circa 40 pp., arricchito di fotografie dell'epoca e vari allegati.

Note Specialistiche

I manoscritto: Girolamo Michieli fu un patrizio veneto che visse alla metà del sec.XVII, ascritto al Nobile Consiglio della città di Traù in Dalmazia nel 1659. Il mss si propone di stabilire "Che cosa veramente sia la criminalità. La criminalità è una materia che abbracia e comprende tutti i generi de delitti, e tutte le sorti di pene dovute a Rei con le competenti amendazioni...". Davvero interessante perché ricco di casi e situazioni. 
II manoscritto: Testimonianza di prima mano relativa ad un periodo cruciale della nostra storia; un diretto testimone del biennio 1943-'45 registra puntualmente e giornalmente le attività dell'Ufficio Assistenza Spirituale, descrivendo anche con immagini e documenti dell'epoca, la situazione drammatica di quelle giornate. Lo scopo è dichiarato ad incipit: "Chiosa: sono armi e peripezie che non valgono nulla davanti alla nostra Patria Italia, perché non mi sono computati sui fogli matricolari . Saranno validi davanti a Dio? Ai posteri l'ardua sentenza!". Suggestiva la narrazione della Liberazione a Milano.
"Maggio 1945: Ho visto i giorni della Liberazione di Milano. Sparatorie dai tetti, per le strade. Il Duce d'Italia ed altri suoi compagni impiccati per le gambe - come quarti di vitello - ai ganci di una macelleria sventrata dai bombardamenti in Piazzale Loreto. Gente semimpallidita che grida, uomini in borghese con fazzoletti rossi o tricolore al collo, che girano truci come padroni di Milano." Ed appena qualche giorno prima, il 28 aprile, scriveva: "Sono stanco e deluso. Tutto è caduto in me di quello che poteva dirsi Patria-Italia. Gli italiani sono vani e turbolenti, chiacchieroni, pronti sempre a vendersi ed a servire chi più li paga."

 

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