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Libri, Autografi e Stampe

martedì 20 giugno 2023 e mercoledì 21 giugno 2023, ore 15:00 • Roma

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Legatura - Napoli - Magalotti, Lorenzo

Saggi di naturali esperienze fatte nell'Accademia del Cimento, 1714

Stima

€ 4.000 - 6.000

Lotto venduto

€ 8.280

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Napoli, Bernardo Michele Raillard, 1714. In 2°. Frontespizio impresso in rosso e nero con grande marca tipografica e 75 belle incisioni calcografiche nel testo, tutte a piena pagina, occasionali carte macchiate e fioriture marginali, nel complesso ottima copia, SPETTACOLARE LEGATURA COEVA ALLE ARMI DEL DEDICATARIO DELL'OPERA, ovvero Cesare Michelangelo d'Avalos (1667-1729), splendida legatura napoletana in marocchino nocciola con raffinate decorazioni in oro ai piatti, dove campeggia lo stemma di famiglia sormontato dalla corona principesca, dorso a sei scomparti, tagli dorati, leggeri difetti e mancanze al dorso.



Note Specialistiche

Eccezionale esemplare dei celebri saggi scientifici del Magalotti, usciti a Napoli per la cura di Lorenzo Ciccarelli che firma la dedicatoria al Principe d'Avalos. Questa è dunque la COPIA DI DEDICA al Principe d'Avalos, che aveva finanziato l'impresa editoriale. "...io non sarò accagionato di troppo audace in avervele consagrate; imperocché ad un comune d'Uomini letterati, non doveasi dare per mecenate se non un Principe di gran Fama (...). 
Cesare Michelangelo fu uno degli esponenti più titolati dei d’Avalos, una famiglia di origine spagnola giunta nel Regno al seguito di Alfonso I d’Aragona e distintasi nei secoli per il valore militare e la rapida ascesa ai vertici della scena internazionale, fedele alleata della dinastia asburgica nei secoli a venire. Con le armi austriache a Napoli, nel 1713 Cesare Michelangelo tornò a Vasto elevandola a capitale del suo “Stato” dove realizzò quella restauratio imperii 
 che fu il motore principale della scelta di abbracciare la causa asburgica. Il palazzo di Vasto con gli stem-mi araldici e gli stendardi, il ricco e magnifico arredamento che offriva a chi chiedeva udienza lo spettacolo della superba quadreria, testimonianza di una propensione all’investimento culturale; con il teatro che sanciva una socialità nobiliare anche in quella cittadina di provincia; ancor più colpisce per ampiezza e contenuti l’imponente biblioteca che Cesare Michelangelo custodiva nel castello di Vasto, con letture e testi che dichiarano il suo atteggiarsi a nobile  rinascimentale ispiratosi al Principe machiavelliano. In questa atmosfera nacque e si sviluppò l'impresa editoriale del 1714, che celebra nella presente opera il genio scientifico di Magalotti.

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