Informazioni
Atlante s.d.t. (ma prima metà del XIX secolo), in 2° oblungo(mm. 630 x 460), manoscritto. Frontespizio calligrafico, in calce stemma nobiliare, seguono 29 tavole eseguite in inchiostro nero ed acquerellate, che raffigurano disegni planimetrici,vedute in seppia,sezioni degli stabilimenti industriali De Larderel, nell’area dei soffioni boraciferi, legatura coeva in marocchino rosso a grana lunga, piatti inquadrati da ampia cornice impressa in oro ed secco, dorso rifatto. §Atlante delle carte geometriche ed architettoniche componenti lo Stabilimento di acido boracico in Toscana di proprietà dei Signori Chemin Pratt Lamott e Larderel, anno 1834. s.d.t. in 4° oblungo, (mm. 320 x 225). Frontespizio e 22 tavole che raffigurano vedute, disegni planimetrici, legatura coeva in pelle rossa con decorazione impressa in oro ed a secco, ai piatti 3 cornici concentriche, al centro dei piatti decorazione impressa a secco.
Note Specialistiche
L’estrazione dell’acido borico dai lagoni è avviata nel 1818 dal francese Francois Jacques Larderel, cui si deve la fondazione del paese di Larderello. Dal 1827 il vapore geotermico viene impiegato per riscaldare le acque boriche; l’anno successivo si ha la prima rudimentale perforazione per estrarre il vapore Nasce così la Regione boracifera toscana, grande produttrice di sostanze come l’acido borico, il perborato di sodio, il carbonato di ammonio ed il talco in polvere. Nel 1903 il fiorentino principe Pietro Ginori Conti, genero del conte de Larderel, diviene direttore generale della Società Larderello ed avvia per la prima volta la produzione di energia elettrica mediante l’uso del vapore geotermico (1904). Gli sviluppi dell’industria geotermoelettrica nata a Larderello sono stati d’esempio per tutte le altre aree geotermiche del mondo.
Lotto dichiarato di notevole interesse storico e culturale dalla Sovrintendenza archivistica del Lazio.