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Nomination all'Oscar come miglior film straniero per Pasqualino Settebellezze di Lina Wertmuller, placca in legno di 345 x 302 mm., prodotta dalla Perma Plaque di Hollywood.
Lina Wertmuller fu la prima donna candidata all'Oscar come regista nel 1976 per il film Pasqualino Settebellezze che ricevette le nomination anche come miglior film in lingua straniera, miglior sceneggiatura originale e miglior attore protagonista a Giancarlo Giannini. Nel 2019, a novant'anni, le è stato assegnato l'Oscar alla carriera. L’opera della Wertmüller, i suoi film di rottura negli anni ’70 sono da sempre molto amati anche all’estero e sono tante le rassegne nel mondo a lei dedicate. Tra tutti i suoi film, Pasqualino Settebellezze resta il film più famoso, anche per il sodalizio con Giancarlo Giannini che per la Wertmüller nutre una forma di venerazione oltre che di rispetto. Il film ottenne una candidatura ai Golden Globe e quattro candidature all’Oscar, tra cui quella come miglior regista, prima volta in assoluto nella storia dell’Academy per una donna. È un’apologia intelligente e feroce dell’arte di arrangiarsi e sopravvivere ad ogni costo, tipica della cultura partenopea: Giancarlo Giannini è il guappo che nella Napoli del 1936 uccide il seduttore di una delle sue sette, brutte sorelle (da qui il suo soprannome), viene rinchiuso in un manicomio criminale da cui esce come volontario di guerra per finire in un lager tedesco e diventare kapò.
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