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265 x 205 mm
Torino, Stamperia reale, 1774. In 4°. Al frontespizio vignetta calcografica con stemma sabaudo, in fine volume 3 tavole ripiegate incise in rame, rare fioriture marginali, legatura coeva in pelle con titolo impresso in oro al dorso, lievi difetti.
Prima e unica edizione. Scienziato noto per le importanti ricerche di elettrostatica testimoniate anche da una fitta corrispondenza con Benjamin Franklin e sulla geodesia operativa, Beccaria fu il principale fautore del rinnovamento scientifico dell’Ateneo torinese. Nel 1759 venne incaricato dal re Carlo Emanuele III, estimatore delle scienze e grande mecenate, di misurare l'arco del meridiano piemontese, il cosiddetto Gradus Taurinensis al fine di calcolare anche la circonferenza equatoriale e aggiornare le Regie carte geografiche. L’insigne scienziato monregalese (Mondovì 1716 - Torino 1781) iniziò la notevole impresa geodetica nel 1760, assistito dal suo collaboratore Domenico Canonica che richiese anni di laboriosi conteggi, rilievi e osservazioni astronomiche. Questa rara e celebre opera, pubblicata nel 1774, ben 14 anni dopo l'inizio delle osservazioni, descrive l’intera impresa che fu poi ricordata con due obelischi geodetici gemelli: uno posto a Torino in Piazza Statuto chiamato «Guglia Beccaria» e l’altro a Rivoli al termine di Corso Francia.
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