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Libri, Autografi e Stampe

martedì 06 dicembre 2022 e mercoledì 07 dicembre 2022, ore 15:00 • Roma

488

Bugiani, Arrigo

I libretti di Mal'aria, 1960

Stima

€ 1.000 - 1.200

Lotto venduto

€ 1.536

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Raccolta di 448 (su 569) volumetti stampati da Luigi Bugiani tra 1960 e 1994, tutti perfettamente conservati nelle loro originali bustine, nel lotto anche una lettera su carta intestata “I libretti di Mal’Aria” dove, in data 28 ottobre 1974, Bugiani spiega la storia dei libretti, l’idea che c’è dietro, la genesi di alcune opere, l’ispirazione e gli sviluppi di quegli anni.

Note Specialistiche

Serie quasi completa (oltre l'80% del pubblicato) dei celeberrimi libretti di Mal'Aria, opera infaticabile e gloriosa dell'artista/artigiano della tipografia Arrigo Bugiani.
Si tratta di libretti di formato A4, stampati su carta di risulta o di scarto tipografico ripiegati in quattro in modo da formare otto paginette, ognuna delle quali contiene un testo o un disegno. Alla collana dettero il loro apporto numerosi artisti come Manzù, Sassu, Guttuso, Boccioni, Parigi, Rosai, Modigliani, Morandi, Purificato con poeti e prosatori come Ceronetti, Marin, Giotti, Ramous, Caproni, Sbarbaro, Barile, Longanesi, Ungaretti, Montale e tanti altri.


"Ne sono state date suggestive definizioni: si è chiamata in causa l’immagine della biblioteca (la più piccola ma sostanziosa biblioteca del mondo, è stato detto), quella dell’arcobaleno, delle farfalle dalle ali di carta, del coro musicale e altre ancora. Tutte queste immagini hanno una loro verità e, con il vantaggio dell’immediatezza, colgono alcuni caratteri significativi, soprattutto il piccolo formato, la leggerezza e l’originalità, con particolare riferimento alla produzione materiale della collezione..." (Francesco Sarri, Il “visibile parlare” di Arrigo Bugiani. Per una lettura storico-letteraria dei “Libretti di Mal’Aria, in “Cartevive”, Lugano, a. XXII, n. 46 (agosto 2011). 


I libretti di Mal’Aria erano stampati solitamente in cinquecento copie e distribuiti dal loro editore a una cerchia di amici che si allargava con il passare del tempo. In un’intervista del 1989, Bugiani affermava: “Quando mi venne l’idea dei libretti, il Tempo aveva ormai diradato gli amici di prima. In verità pensai a più gente e ci titubai tanto su. Alla fine il desiderio della viva comunione vinse”. Era importante, per l’editore, avere un contatto diretto con i suoi lettori, in modo da costruire una comunità di interlocutori con cui dialogare, così come era fondamentale instaurare e coltivare rapporti significativi grazie alla cura del processo di produzione di ciascun libretto, che comportava la relazione diretta con scrittori, pittori, studiosi, tipografi.

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