Informazioni
Due corposi manoscritti di oltre 300 pagine ciascuno, 230 x 320 mm., vergati da un'unica mano forse quella di un segretario sotto il controllo dell'autore, impaginati su una colonna per dar modo di inserire revisioni e integrazioni, su elegante carta azzurrina, forellini di tarlo su alcune carte, databile al 1830 circa, legatura in mezza pergamena e cartone.
Note Specialistiche
La prima parte dei I volume è suddivisa in varie Lezioni che si sintetizzano in una bella tavola dal titolo "Prima generale divisione della malattie conforme alle massime della N.S. Medica Italiana", a seguire si entra sempre più nel dettaglio, con riflessioni teoriche alternate ad esempi pratici. Il secondo volume si apre con la trattazione della "Malattie da insufficienza di stimolo", per poi proseguire per altre 300 pagine almeno di lezioni e spiegazioni, che si concludono con un capitoletto finale sull'anasarca.
Si laureò in medicina all'Università di Parma all'età di vent'anni. Dopo un periodo di praticantato all'Ospedale di Parma, ottenne una borsa di studio per corsi di perfezionamento sulle nuove metodologie mediche nelle università di Pavia, Padova, Bologna, Pisa e Torino. Fece viaggi di studio anche all'estero, in Francia ed Inghilterra. Nel 1792 ebbe l'incarico di sostituto del prof. Cortesi nella cattedra di medicina pratica. Nel 1794 fu nominato professore di fisiologia e patologia. Le sue lezioni erano talmente apprezzate che ottenne un aumento di stipendio in via straordinaria. Tenne la cattedra fino al 1815. Tommasini fu tra i principali redattori del Giornale Medico Chirurgico, edito a Parma dal 1806 al 1813. Nel 1815 Tommasini accettò la cattedra di Clinica Medica a Bologna, succedendo al prof. Antonio Testa. A Bologna Tommasini affermò la necessità di adottare il metodo sperimentale nella pratica medica, il che costituiva un radicale cambiamento rispetto ai metodi in gran parte empirici fino ad allora usuali. Nel 1819 venne fondata la rivista «Nuova Dottrina Medica Italiana», che fece propri i concetti di Tommasini.
Si laureò in medicina all'Università di Parma all'età di vent'anni. Dopo un periodo di praticantato all'Ospedale di Parma, ottenne una borsa di studio per corsi di perfezionamento sulle nuove metodologie mediche nelle università di Pavia, Padova, Bologna, Pisa e Torino. Fece viaggi di studio anche all'estero, in Francia ed Inghilterra. Nel 1792 ebbe l'incarico di sostituto del prof. Cortesi nella cattedra di medicina pratica. Nel 1794 fu nominato professore di fisiologia e patologia. Le sue lezioni erano talmente apprezzate che ottenne un aumento di stipendio in via straordinaria. Tenne la cattedra fino al 1815. Tommasini fu tra i principali redattori del Giornale Medico Chirurgico, edito a Parma dal 1806 al 1813. Nel 1815 Tommasini accettò la cattedra di Clinica Medica a Bologna, succedendo al prof. Antonio Testa. A Bologna Tommasini affermò la necessità di adottare il metodo sperimentale nella pratica medica, il che costituiva un radicale cambiamento rispetto ai metodi in gran parte empirici fino ad allora usuali. Nel 1819 venne fondata la rivista «Nuova Dottrina Medica Italiana», che fece propri i concetti di Tommasini.
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Salvatore Marroni
Raccolta dei principali costumi religiosi e militari della Corte Pontificia, 1820
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