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Libri, Autografi e Stampe

giovedì 25 novembre 2021 e venerdì 26 novembre 2021, ore 15:00 • Roma

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Gio Ponti

Amate l'architettura - «l'architettura è un cristallo», 1957

Stima

€ 300 - 500

Lotto venduto

€ 384

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

 Genova, Società Editrice Vitali e Ghianda, [stampa: Arti Grafiche San Giorgio - Genova], 1957, 18,2x13,2 cm., legatura editoriale in tela nera, sovraccopertina, pp. XVI-303 (1), copertina illustrata con una composizione grafica in nero e verde dell'autore, 42 illustrazioni in bianco e nero, pagine di vari colori. Design e impaginazione dell'autore, con testi liberamente disposti e organizzati sia dal punto di vista grafico che per il contenuto, abolizione a capriccio di lettere maiuscole e segni di interpunzione, varia composizione dei vuoti ecc. 

Note Specialistiche

Di questo libro fu stampata una edizione ordinaria in brossura, identica nel contenuto ma con diversa copertina, una composizione grafica in nero, verde e bleu su fondo bianco. Prima edizione nella versione in brossura. [Bibliografia: AA.VV., «Biblioteca del Moderno. Arte e architettura nei libri dalla Sezession alla Pop Art», Lugano, Fondazione – Galleria Gottardo, 1991: pag. 44]. "Questo libro è per gli amanti dell'architettura e per gli spasimanti della civiltà... non un libro sull'architettura ma per l'architettura. Questo libro non è architettato; è una collezione di idee, piuttosto che un coordinamento di idee: coordinatele secondo una vostra scelta: servirà meglio, vi diverrà personale... Questo libro è stato fatto come si dipinge: a riprese, a ritocchi, a particolari. Un libro così non lo si finisce mai: continua: è autobiografia; lo si licenzia non finito: ogni riedizione rifarlo... In questo libro non ci sono idee «originali», «nuove»; le idee originali non contano; anzi idee veramente originali effettivamente non esistono; contano le espressioni di un pensiero comune a tutti, comunicabile e possibile a tutti, che creino una civiltà del linguaggio... Oggi si parlano, pur nella stessa lingua, dei linguaggi differenti, in un classismo di idee, in una incomunicabilità di idee, e si è ricorsi al linguaggio figurato, come universale, ma è un analfabetismo universale; (figura le cose, non i pensieri)" (pag. VIII-IX).


"L'architettura è arte astratta: un'opera d'arte, cioè un'opera d'architettura e non di costruzione, rappresenta come opera d'arte qualcosa di diverso da ciò che essa concretamente è: rappresenta un pensiero" (pag. 237).

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