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Libri, Autografi e Stampe

giovedì 25 novembre 2021 e venerdì 26 novembre 2021, ore 15:00 • Roma

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Economia - Commercio - Scaruffi, Gasparo

L'Alitinonfo per fare ragione et concordanza d'oro e d 'argento, che servirà in universale, tanto per provedere a gli infiniti abusi del tosare et guastare le monete, quanto per regolare ogni sorta di pagamenti, et ridurre anco tutto il mondo ad una sola moneta, 1582

Stima

€ 500 - 600

Lotto venduto

€ 1.792

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Reggio, Hercolano Bartoli, 1582. In 2°. 2 parti in un vol. Bel frontespizio allegorico inciso su rame e firmato Regii Lomb. F., capilettera e fregi xilografici, illustrazione nel testo incisa in legno che raffigura una moneta d'oro e d'argento alla c. D1r, marca xilografica che rappresenta S. Prospero al frontespizio della seconda parte (Breve instruttione sopra il discorso fatto dal mag. m. Gasparo Scaruffi, per regolare le cose delli danari), mancanti 2 carte bianche, una dopo la dedicatoria (*6) e l'altra alla fine, dopo il Registro (L6), restauri che talvolta interessano lo specchio del testo, lievi arrossature e fioriture, diverse gore d'acqua, ultima carta leggermente brunita, legatura di epoca successiva in pergamena rigida, autore e titolo impressi in oro al dorso a 4 nervi.



Note Specialistiche

Raro. Prima e unica edizione di una tra le trattazioni più complete ed evolute su questioni monetarie del sec. XVI ad opera dell'economista Gasparo Scaruffi (Reggio Emilia 1519-1584). Si tratta del primo lavoro in cui viene espressa una teoria a favore di un sistema monetario universale e quindi di una moneta unica. In questo modo tutte le transazioni sarebbero state più trasparenti, da qui il nome Alitinonfo, dal greco “vera luce”. Scaruffi, mercante che ebbe numerosi incarichi pubblici, elaborò una riforma monetaria basata su un sistema bimetallico, oro e argento e, aderendo alle esigenze della borghesia finanziaria e allo scopo di evitare le molte contraffazioni, propose come unica moneta e unità di misura la lira imperiale a cui le monete dei diversi Stati si sarebbero dovute rapportare rispettando la proporzione naturale tra l’oro e l’argento (1 a 12). In tal modo la moneta di un’oncia d’oro avrebbe avuto come sottomultipli 12 once di monete d’argento e 1440 di monete di rame. 

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