Informazioni
Alta uniforme di Iosif Vissarionovič Džugašvili, meglio noto come Stalin, composta da una giacca in seta bianca con bottoni d'oro recanti il simbolo della falce e martello e da un copricapo a visiera. Misure 83 cm. per 47 cm, circa, il copricapo ha un diametro di 20 cm. circa.
Provenienza: Diplomatico italiano in URSS - collezione privata bresciana - esposta nella Mostra "La seta fra simboli e storia", Brescia, Palazzo Martinengo, 8-31 ottobre 1994 - il cappello pubblicato nell'Agenda Beretta 2005, a fronte della settimana 31 (agosto 2005).
Note Specialistiche
"La notevole semplicità dell'abito è il frutto di un processo di democratizzazione voluto dal grande dittatore, che porterà la divisa militare ad assumere i tratti più caratteristici del costume nazionale russo. Mentre nel passato, infatti, i canoni della moda venivano dettati dalle classi egemoni e successivamente rielaborati da quelle subalterne, dopo la Rivoluzione d'Ottobre il tipico abbigliamento del contadino - la giacca del popolo - viene elevato ad uniforme dell'Armata Russa e del suo capo. In tal modo al primitivo valore semantico se ne sostituisce un altro completamente diverso, espressione degli ideali rivoluzionari del tempo. Nella divisa da Maresciallo dell'URSS gli unici elementi decorativi sono i cinque bottoni con il "pattern" della falce e martello, diventata da simbolo ornamento, ed i galloni in filo d'oro (razgovòri) che conferiscono all'abito un aspetto eroico. Sul petti campeggia la decorazione con la stella rossa a cinque punte. (...) Il copricapo con visiera, simile a quello adottato dai commissari del popolo, ricorda curiosamente il berretto da chaffeur delle case patrizie zariste. Anch'esso è in seta ed è fermato da un nastro in panno rosso sormontato da un cordoncino d'oro, fissato da due bottoni uguali a quelli della giacca, ma più piccoli. Al centro, in campo rosso, campeggia la stella a cinque punte con il simbolo del partito comunista in oro." (dal catalogo della Mostra: "La seta fra simboli e storia". Brescia, Palazzo Martinengo, 8-31 ottobre 1994.).