Stima
€ 300 - 400
Lotto venduto
€ 461
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Informazioni
Firenze, Antonio Ceccherelli, 1566. In 4°. Frontespizio in grande cornice architettonica xilografica con festoni e putti che sorreggono lo stemma mediceo e alzano un finto sipario scoprendo la città di Firenze sullo sfondo, grande e pregevole iniziale xilografica figurata, seguita da altre piccole, finalini, fioriture sparse, qualche pagina brunita, legatura in pergamena rigida del sec.XVIII.
Note Specialistiche
Girolamo Amelònghi, detto il Gobbo di Pisa, è stato un poeta burlesco fiorito verso la metà del '500. Vissuto a Firenze nella cerchia dello Stradino e del Lasca, la sua figura è legata all'ambiente dell'Accademia fiorentina; scrisse, oltre a capitoli, madrigali e canti carnascialeschi, La Gigantea (1547) in 128 ottave, uno dei primi poemi eroicomici italiani, sulla guerra dei giganti contro gli dèi, ove è evidente il gusto del macabro e dell'iperbolico, chiara anticipazione della poetica barocca.