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Fabrizio Clerici
(Milano 1913 - Roma 1993)
Schizzi e disegni per le vetrate della Basilica di San Domenico a Siena, 1959
Stima
€ 10.000 - 12.000
Lotto venduto
€ 12.660
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Informazioni
Note Specialistiche
della Basilica di San Domenico a Siena. Il soggetto figurativo venne scelto dalla commissione presieduta da Ranuccio Bianchi Bandinelli, a Fabrizio Clerici capitò la “Fede di S. Caterina”. Il pittore racconta l’episodio di Niccolò di Toldo, giovane perugino condannato a morte dal governo di Siena, cui la Santa portò’ l’immenso conforto della sua parola nel carcere fino all’esecuzione capitale, avvenuta nel 1365. Fabrizio Clerici fu attratto dalle molte possibilità che una tale tecnica gli prospettava, anche se si trattava di un lavoro che diversi vincoli rendevano più complesso: anzitutto la forma gotica entro cui narrare una precisa storia religiosa, poi la sede dove doveva essere inserita. Per l’esecuzione Clerici si affidò alla tecnica di un artigiano specializzato, il maestro Ernesto Tross, che definisce il cartone “anomalo” per vari motivi. “Clerici fece qualcosa che non si fa, i bozzetti per una vetrata sono sempre molto sintetici e in scala ridotta mentre Fabrizio realizzò un cartone con misure originali e lo dipinse, curando addirittura le sfumature come fosse una vera opera di pittura finita”. L’episodio è descritto nella vetrata di Clerici in sei momenti, raggruppati due a due a partire dall’alto a sinistra, secondo la divisione della bifora trecentesca. La forte passione e il grande impegno con cui l’artista partecipò a questo insolito lavoro è testimoniato in una nota: “…Ho sviluppato questa umanissima vicenda basandomi sulla lettera stessa che la Santa inviò al suo confessore, il Beato Raimondo da Capua subito dopo l’avvenuta esecuzione del giovane perugino; documento di tanto alta e toccante poesia da essere la migliore ispirazione per lo svolgimento del lavoro propostomi.” Grazie alla scelta dei colori la storia sembra raccontata al caleidoscopio; il motivo del sangue è una nota ritornante nei sei riquadri come lo sono i bruni e i gialli delle vesti dei due personaggi, il tutto su uno sfondo luminoso e costante dell’azzurro del cielo.