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Anversa, Abraham Ortelius e Christophe Plantin, 1584. In 2°. Parte I di 2 (non presente il Nomenclator Ptolemaicus). Ritratto dell’autore entro elaborata cornice inciso su rame da Papius all’antiporta, foglio di dedicatoria 111 carte geografiche a doppia pagina, tutte in coloritura coeva, di cui 12 nel "Parergon" mancanti le 2 tavole Africa e America, oltre al frontespizio ed una bianca, lievi rifilature ai margini, restauri o piccoli strappi senza interesse dell’inciso e con intresse dell’inciso alle tavole, frontespizio restaurato, rinforzi e difetti alle carte di testo, ma nell’insieme esemplare buono, con fresche incisioni in splendida coloritura, legatura del sec. XVIII in piena pergamena, titoli in oro su tassello rosso e fregi in oro al dorso liscio, distaccata.
Il Theatrum Orbis Terrarum del celebre cartografo olandese Ortelius (Anversa, 2 aprile 1528 – Anversa, 28 giugno 1598) è considerato un capolavoro della cartografia e il primo atlante moderno. Per la prima volta pubblicato ad Anversa nel 1570, conteneva 53 carte, assemblate con il meglio delle fonti cartografiche conosciute. Dato il successo crescente dell’ opera ne furono stampate molte edizioni, con continuo aumento nel numero delle mappe: fu pubblicato in sette lingue e conobbe trentasei edizioni. La tavola del mappamondo (Typus Orbis Terrarum) è una riduzione della grande carta murale di Gerard Mercator, edita nel 1568 (com’è noto tra i due grandi cartografi esisteva una fitta corrispondenza). La curiosita' cartografica della mappa e' rappresentata dalla Terra del Fuoco, raffigurata attaccata ad una vastissima massa di terra denominata “Terra Australis Nondum Cognita”. Il nostro esemplare della tavola è stampato dalla lastra originale, firmata Franciscus Hogenberg, che fu utilizzata per le prime 16 edizioni. A partire dal 1586 una seconda lastra fu stampata, mentre una terza versione del mappamondo e' inserita negli atlanti dal 1587 al 1628. La carta del continente asiatico deriva da una carta di Gastaldi e Abulfeda.
Il Theatrum Orbis Terrarum del celebre cartografo olandese Ortelius (Anversa, 2 aprile 1528 – Anversa, 28 giugno 1598) è considerato un capolavoro della cartografia e il primo atlante moderno. Per la prima volta pubblicato ad Anversa nel 1570, conteneva 53 carte, assemblate con il meglio delle fonti cartografiche conosciute. Dato il successo crescente dell’ opera ne furono stampate molte edizioni, con continuo aumento nel numero delle mappe: fu pubblicato in sette lingue e conobbe trentasei edizioni. La tavola del mappamondo (Typus Orbis Terrarum) è una riduzione della grande carta murale di Gerard Mercator, edita nel 1568 (com’è noto tra i due grandi cartografi esisteva una fitta corrispondenza). La curiosita' cartografica della mappa e' rappresentata dalla Terra del Fuoco, raffigurata attaccata ad una vastissima massa di terra denominata “Terra Australis Nondum Cognita”. Il nostro esemplare della tavola è stampato dalla lastra originale, firmata Franciscus Hogenberg, che fu utilizzata per le prime 16 edizioni. A partire dal 1586 una seconda lastra fu stampata, mentre una terza versione del mappamondo e' inserita negli atlanti dal 1587 al 1628. La carta del continente asiatico deriva da una carta di Gastaldi e Abulfeda.
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