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Due fondamentali scritti di Freud, all’inizio della teoria della nevrosi. In questa prima fase, fra il 1893 e il 1895, egli definisce il quadro clinico della «nevrosi d'angoscia» (angoscia delle vertigini, angoscia provocata nelle donne dal coitus interruptus, angoscia provocata dall'astinenza sessuale ecc.), la inquadra fra le nevrosi attuali e la distingue sul piano sintomatico dalla nevrastenia, in cui manca il predominio dell'angoscia, e dall'isteria, a differenza della quale la nevrosi d'angoscia da un lato non privilegia oggetti specifici e d'altro lato deriva dall'accumulazione di un'eccitazione sessuale che si esprime direttamente sul piano sintomatico senza un processo intermedio di elaborazione psichica.