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Celeberrimo trattato di astronomia pubblicato per la prima volta nel 1620. In questa quarta edizione modenese, dopo lo Sphaera mundi, seguono quattro trattati, di cui l'ultimo, Constructio instrumenti ad Horologia Solaria, funge da seconda parte autonoma dell'opera. L'edizione, che riproduce una precedente del 1635, è arricchita da numerose illustrazioni nel testo. Il gesuita Biancani fu un illustre matematico e astronomo, ostinatamente controcorrente rispetto alle teorie galieliane e alle novità della scienza moderna.