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Jacopo Amedeo Ravina nato a Gottasecca il 30 marzo 1788, morto a Torino il 13 giugno 1857, avvocato, professore in lettere, poeta, patriota risorgimentale, deputato al Parlamento Subalpino, Consigliere di Stato. Nel 1820 compose i Canti Italici (519 versi in terzine) inneggianti alla Costituzione e alla libertà e unità di Italia. Li diffuse manoscritti (questa è una delle copie autografe recante varianti e correzioni) e li pubblicò nel marzo 1821, a pochi giorni dalla rivoluzione. Essi rappresentarono un punto di riferimento dei giovani piemontesi contro l’assolutismo e lo straniero: il Ravina stesso li recitò andando incontro, il 20 marzo 1821, ai soldati e agli studenti che avevano seguito il capitano Ferrero da S. Salvario ad Alessandria l’11 marzo 1821 e che facevano ritorno a Torino per mettersi a disposizione del governo costituzionale, in quei giorni costituito dal reggente Carlo Alberto. Come si legge in una nota a piè della I carta, "questi Canti furono scritti nell'ottobre del 1820". La lettera allegata riveste un notevole interesse: in essa si comunica la nomina di 40 capi politici per le diverse Province e si auspica un ulteriore estensione del numero, nonché la "creazione di un Consiglio di Reggenza".