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Gli Statuti del 1773-’75 testimoniano e confermano la straordinaria ricchezza della cultura giuridica lombarda di fine Settecento. Tradotti dal latino da Antonio Odescalchi, l'opera costituisce un prezioso documento storico. Raccoglie infatti le consuetudini che hanno regolato la vita civile dei Lombardi a partire dal Medioevo e organizzate, nel corso di settecento anni di scrupolose annotazioni, in un corpus legislativo ragionato e costruito sulla base delle effettive esigenze di ordine, sicurezza e giustizia della gente.