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Prima edizione completa del testo composto da Niccolò Galeotti, il cui nome si desume dalla dedica al lettore. Le tavole dell'opera, incise dal Bartoli, erano già apparse a Roma nel 1747, ma le loro spiegazioni furono appunto impresse per la prima volta tra 1751 e 1752. Esse rendono l'idea della ricchezza della collezione della regina Cristina di Svezia, passata dopo la sua morte a Livio Odescalchi duca di Bracciano e nipote di Innocenzo IX. Cicognara 2745.