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Guillelmus Paraldus
Summa de virtutibus et vitiis. Venedig: Paganinus de Paganinis, 20.XII.1497, 1497
Stima
€ 800 - 1.200
Lotto venduto
€ 1.375
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Informazioni
Venezia, Paganino Paganini, 20 dicembre 1497. In 8°. 2 parti in un volume. 216 (il fascicolo &8 ripetuto) e 160 carte. Carattere gotico, testo disposto su 2 colonne, al frontespizio marca tipografica raffigurante San Pietro, carta a1r stampata in rosso e nero, spazi riservati per capilettera, qualche postilla di mano antica, fori di tarlo alle prime 4 carte con fastidio al testo, alcune macchie, legatura in pergamena rigida del secolo XVII, dorso a 3 nervi con autore e titolo manoscritti, tagli blu a spruzzo. Al frontespizio firma cassata e timbro di appartenenza
Strumento importante, dove si poteva trovare già costruito il grosso del sermone, è la Summa de virtutibus et vitiis: le rationes, cioè gli argomenti dottrinali, vi sono me scolati alle auctoritates, cioè alle citazioni, e agli exempla secondo i gusti dell'uditorio meno colto. La più celebre di queste Summae è certo quella di Guglielmo Peraldo (morto verso il 1261), notissima anche in Italia. HC 12391; BMC 5.459; IGI 7213.
Strumento importante, dove si poteva trovare già costruito il grosso del sermone, è la Summa de virtutibus et vitiis: le rationes, cioè gli argomenti dottrinali, vi sono me scolati alle auctoritates, cioè alle citazioni, e agli exempla secondo i gusti dell'uditorio meno colto. La più celebre di queste Summae è certo quella di Guglielmo Peraldo (morto verso il 1261), notissima anche in Italia. HC 12391; BMC 5.459; IGI 7213.