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Libri, Autografi e Stampe

venerdì 16 dicembre 2016, ore 10:30 • Roma

D'Annunzio, Gabriele

Lettera , 1917

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€ 1.200 - 1.400

In asta venerdì 16 dicembre 2016 alle ore 10:30

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Informazioni

Lettera autografa firmata di 4 pagine in 4°, 270 x 196 mm. su carta intestata "Io ho quel che ho donato", con busta indirizzata al Maggiore L. Falchi.
"Mio caro Comandante, la mia sollecitudine non ha potuto prevalere contro una determinazione che mi riempie di rammarico e di tristezza. Sono così afflitto che ieri non osai di venire a visitarla. (...) Ho cari i suoi doni. Le sue memorie testimoniano il suo fervore "antico" per quell'Aviazione a cui siamo devoti. Il libro di suo padre su Vetulonia è un monumento insigne di sapienza e d'intuizione. No so dirle quanto mi sia prezioso. Spero che la sua ferita non la faccia soffrire, e che il suo cuore sia fermo contro la mala ventura come contro il malvagio nemico. Sono qui, preparando e aspettando. Oggi a Udine vedrò il Generale Marieni, e farò un estremo tentativo. Iersera intanto la sua assenza menomò l'allegrezza del convito. Il rammarico era in tutti i commensali. Verrò a salutarla, se potrà ricevermi. Le stringo la mano affettuosamente. Il suo Gabriele D'Annunzio". Il contesto è quello della lunga attesa prima dell'impresa del volo su Vienna. Siamo nel 1917, D'Annunzio sta preparando il leggendario Volo su Vienna (9 agosto 1918) e si scambia impressioni con un non meglio precisato Comandante, di recente ferito e forse per questo messo temporaneamente a congedo. La visita a Udine del giorno successivo, dal Generale Giovanni Battista Marieni, Direttore Generale dei Servizi d'Aeronautica, avrebbe dovuto sbloccare le autorizzazioni per il tanto agognato volo.

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