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La Pira, Gaetano Maria
Memoria sulla pioggia della manna caduta in Sicilia nel mese di settembre 1792., 1793
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Informazioni
Napoli, Presso Mazzola-Vocola, 1793. 8°, pp. 48. Lievi fioriture, alone al margine esterno alle prime carte. Legatura coeva in piena pelle marrone, fregi in oro al dorso, cornice ai piatti con quattro fiori agli angoli, al centro tre gigli borbonici sormontati da una corona, lievi difetti.
Note Specialistiche
Rarissima edizione originale. Il La Pira afferma, in questa opera che il 25 settembre 1792 a Vizzini piove manna dal cielo per circa un’ora e mezza e che l’avvenimento si sia ripetuto il 26 e 27 alla stessa ora, le cinque di Spagna: «Verso le ventidue e mezza d’ Italia, che corrispondono alle cinque di Spagna, fece vedere in quel luogo una piccola nuvoletta bianchiccia, non molto densa, che compariva immobile, alta presso a poco un terzo di miglio […] replicò per lo spazio di un quarto d’ ora la medesima pioggia della sostanza zuccherina […] la Manna cadeva parte in liquore ed ogni goccia poteva essere presso a poco la trigesima parte di un acino, e parte in forma salina a guisa di dilicatissima arena». La spiegazione venne anche data dallo stesso La Pira secondo il quale la manna, dopo essersi sciolta nelle acque del vicino fiume, sia con essa evaporata; poi, a causa della temperatura, si sia cristallizzata e quindi ricaduta al suolo. Non è un caso comunque che per i Greci la manna fosse “Secrezione delle stelle”; sappiamo oggi, come già detto, qual è la sua provenienza. Ma la manna continua a portare dietro sé il giusto tocco di magia.
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