Stima
€ 1.000 - 1.500
Lotto venduto
€ 2.193
I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta
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Informazioni
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1980
cm 30,2 x 23,2 (cm 29 x 19,8 immagine)
Timbro del fotografo e impronta digitale a inchiostro rosso al verso
Singolare figura di autore eclettico capace di dedicarsi con identica passione allo still life come al ritratto, Dino Pedriali ha fotografato grandi personaggi del mondo della cultura, da Man Ray di cui divenne amico a Rudolf Nurejev, da Andy Warhol a Federico Zeri ma è passato alla storia soprattutto per le immagini scattate a Pier Paolo Pasolini nelle due settimane dell’ottobre 1975 in cui lo ha accompagnato in un viaggio conclusosi a Chia nella casa del poeta e regista. Qui lo ritrae in una nudità che secondo Pedriali serviva a cogliere l’essenza di una persona oltre l’apparenza. Al di là delle intenzioni del momento e dell’utilizzo che poi se ne fece (il fotografo detestava che se ne fosse stato fatto un uso documentaristico), questa fotografia assume un grande valore evocativo perché è stata scattata a pochi giorni dalla tragica morte di Pasolini avvenuta il 2 novembre successivo.
cm 30,2 x 23,2 (cm 29 x 19,8 immagine)
Timbro del fotografo e impronta digitale a inchiostro rosso al verso
Singolare figura di autore eclettico capace di dedicarsi con identica passione allo still life come al ritratto, Dino Pedriali ha fotografato grandi personaggi del mondo della cultura, da Man Ray di cui divenne amico a Rudolf Nurejev, da Andy Warhol a Federico Zeri ma è passato alla storia soprattutto per le immagini scattate a Pier Paolo Pasolini nelle due settimane dell’ottobre 1975 in cui lo ha accompagnato in un viaggio conclusosi a Chia nella casa del poeta e regista. Qui lo ritrae in una nudità che secondo Pedriali serviva a cogliere l’essenza di una persona oltre l’apparenza. Al di là delle intenzioni del momento e dell’utilizzo che poi se ne fece (il fotografo detestava che se ne fosse stato fatto un uso documentaristico), questa fotografia assume un grande valore evocativo perché è stata scattata a pochi giorni dalla tragica morte di Pasolini avvenuta il 2 novembre successivo.
