226
Maestro degli Edifici Gotici (collaboratore di Sandro Botticelli attivo a Firenze tra il 1485 e il 1520)
Madonna con Bambino
Stima
€ 25.000 - 40.000
Lotto venduto
€ 53.010
I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta
Hai un lotto simile a questo che vorresti vendere?
Informazioni
cm 84 x 60,5
timbri a ceralacca sul retro
Referenze fotografiche
Fototeca Bernard Berenson, inv. 104826 (come "School of Sandro Botticelli")
Provenienza
Bibliografia
L'opera qui presentata ha una storia attributiva molto complessa e affascinante; è stata recentemente pubblicata da Chistopher Daly (C. Daly, Dans l’atelier de Sandro Botticelli: l’exemple du Maître des bâtiments gothiques (Jacopo Foschi?), in Botticelli. Artista & Designer, catalogo della mostra, Parigi, Museo Jacquemart-André, 10 settembre 2021 - 24 gennaio 2022, Bruxelles 2022, citato a p. 70 e nota 16), con l'attribuzione al Maestro degli Edifici Gotici, collaboratore di Sandro Botticelli. Il dipinto offerto nel lotto, che Daly segnala come "scomparso", si trova inoltre repertoriato nella fototeca Berenson (inv. 104826), con un'attribuzione generica alla scuola di Botticelli. L'opera, segnalata a Berenson da Wildenstein nel 1949, risultava, all'epoca, nella collezione di Radu Florescu, storico rumeno professore al Boston College. Sul retro della tavola sono visibili dei timbri dell'Ufficio Esportazione con data 1954, che farebbero ipotizzare l'ingresso in Italia in quell'anno.
Un'altra versione del dipinto, (C. Daly, ibid., p. 71, fig. 30) è passata in asta da Christie's (Londra, 7 dicembre 2018, lotto 172) come "Bartolomeo Caporali e Atelier"; quest'ultima è stata recentemente restituita alla Galleria Nazionale dell'Umbria, dove è stata esposta con l'attribuzione a Pinturicchio.
Entrambe le versioni, la nostra e quella della Galleria Nazionale dell'Umbria, si basano sull'archetipo di Pinturicchio della Madonna del davanzale negli appartamenti Borgia in Vaticano. L'attribuzione a Bartolomeo Caporali per il dipinto umbro, con cui è passata in asta Christie's, fu avanzata da Filippo Todini (F. Todini, La pittura Umbra dal Duecento al primo Cinquecento, Milano 1989, vol. I, p. 364 fig. 829).
E' stato Everett Fahy, dal 2005, a ricostruire il profilo del Maestro degli Edifici Gotici, raggruppando attorno a questo nome una ventina di opere omogenee tra loro; ad oggi, con il proseguire degli studi, il corpus dell'artista si è ampliato fino a una cinquantina di dipinti. Nonostante sia ancora impossibile stabilire con certezza l'identità del Maestro, è probabile che possa coincidere con Jacopo Foschi (Firenze 1449 - 1494), uno degli allievi più noti di Botticelli, attivo a lungo nella sua bottega ma anche artefice di una sua prolifica carriera personale.
Rispetto al dipinto umbro, caratterizzato da un ductus più lineare e incisivo, nel nostro si ritrova una dolcezza malinconica ed un'attenzione all'eleganza dei dettagli, che lo avvicinano ai modi e alle atmosfere fiorentine botticelliane.